Il cantiere della rottamazione delle cartelle di Equitalia è ancora aperto.

Martedì 18 Ottobre 2016
Il cantiere della rottamazione delle cartelle di Equitalia è ancora aperto. Anzi, molti dei tasselli del provvedimento non sono ancora andati al loro posto. Ci vorrà ancora qualche giorno per scrivere il testo approvato dal consiglio dei ministri di sabato scorso «salvo intese». Ma alcuni punti fermi ci sono. I ruoli dell'agenzia di riscossione potranno essere rottamati pagando soltanto le tasse non versate, senza dunque dover corrispondere le sanzioni (che possono arrivare anche al 100% dell'importo non versato) e gli interessi di mora (attualmente sono fissati al 4,13% annuo). Si dovrebbe versare, ma sul punto si sta ancora lavorando, un aggio comprensivo anche degli interessi legali, del 3%. Con queste premesse la rottamazione delle cartelle sarebbe molto conveniente. Lo sconto rispetto a quanto dovuto sarebbe intorno al 50% in media, ma con punte che potrebbero anche superare il 60%. Un altro punto su cui il confronto è ancora aperto, è la possibilità di rateizzare l'importo della cartella rottamata. Nelle bozze del provvedimento sono previste al massimo tre rate. Al Tesoro i tecnici sarebbero contrari: preferirebbero che il debito fiscale fosse sanato in un'unica soluzione come nel 2002.
Un altro punto aperto riguarda le tasse e i contributi che avranno accesso alla sanatoria. Per il momento sono inclusi tutti i tributi statali, i contributi agli enti di previdenza come l'Inps, e le assicurazioni obbligatorie sul lavoro versate all'Inail. Si tratterebbe in buona sostanza della gran parte dei 51 miliardi di ruoli «rottamabili» che sono nel magazzino di Equitalia. Il 30,7% di questi, infatti, fa capo all'Agenzia delle Entrate, il 10,7% all'Inps e l'1,1% all'Inail, mentre la quota degli enti locali è del 5,1%. La discussione è se la rottamazione possa essere estesa anche alle multe e ai tributi di Comuni e Regioni. Dovrebbe poi essere inserita una norma «anti furbetti». Siccome alla sanatoria potrà accedere anche chi ha già una rateizzazione in corso delle cartelle, la rottamazione non sarà possibile se non saranno state versate le rate scadute tra il primo ottobre e il 31 dicembre di quest'anno. Un modo per evitare che con l'arrivo della rottamazione qualcuno sia tentato di smettere di pagare i debiti con Equitalia.

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