Il candidato era presidente

Giovedì 22 Giugno 2017
Il candidato era presidente
BELLUNO - (a.tr.) La Spes Belluno affonda il colpo. A pochi giorni dal voto al ballottaggio la società di pallavolo torna sul caso della vendita del cartellino di una giocatrice e dei soldi incassati nel periodo di presidenza di Paolo Gamba (nella foto ai tempi della sua presidenza). «Da parte di Gamba c'è totale disinteresse fanno sapere i vertici della società -, nessuna volontà di sanare la situazione debitoria e le gravi ricadute fiscali che abbiamo ereditato». Insomma nessun accordo tra le due parti. Ma il candidato si difende e controbatte: «All'attività della Spes ho contribuito con decine di migliaia di euro di tasca mia le sue parole dispiace che si usi una società a me cara come strumento di lotta politica. Sono alla vigilia del ballottaggio con oltre 20 punti di ritardo e nonostante questo mi massacrano». Del tutto scagionato per l'operazione di vendita del cartellino della giocatrice E.B., l'aspirante primo cittadino viene ritirato in ballo a seguito del verbale emesso dalla Guardia di Finanza, seguito al controllo dei registri della società nei mesi scorsi. Ne è emersa un'irregolarità contabile amministrativa che, oggi, si traduce in una sanzione e nella perdita delle agevolazioni fiscali della legge 398/91. Gli 8mila euro incassati dal cartellino, infatti, sono stati pagati in contanti dunque manca la loro tracciabilità e sulla somma non è stata emessa fattura, dunque non è stata pagata l'Iva. «Spes Belluno è stata invitata da persone vicine al signor Gamba al dialogo per risolvere le situazioni spiegano dal consiglio direttivo della società -. Richiesta alla quale ha aderito, ben chiarendo che si sarebbe dovuto discutere della problematica tributaria, ma anche di quella debitoria, ereditata dalla società e relativa alla gestione del settore agonistico di B2. Situazione il cui ammontare è di oltre 20mila euro verso più creditori, in buona parte sanate dalla società. Nonostante la disponibilità ad arrivare ad un accordo amichevole, sollecitando ripetutamente la controparte e mettendola davanti alle proprie responsabilità, causa di rilevanti danni economici e di immagine, la società rileva con dispiacere il totale disinteresse da parte del signor Gamba, dal quale non è pervenuto alcun cenno fattivo e formale». Insomma il candidato viene richiamato ai suoi doveri, essendo lui presidente nel periodo in cui sono accaduti i fatti.

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