Il 22 ottobre col Veneto day

Mercoledì 17 Maggio 2017
Il 22 ottobre col Veneto day
BELLUNO - (dt) Il quesito referendario c'è. La maggioranza di Palazzo Piloni lo ha scritto ieri pomeriggio. Adesso non resta che attendere di capire se le istanze autonomiste del Bellunese potranno confluire nel referendum per l'autonomia del Veneto del 22 ottobre prossimo. Quanto alla risposta dei bellunesi, pare scontata. Chi non vorrebbe che Belluno fosse come Trento e Bolzano, con privilegi e differenze fiscali annesse e connesse? «Abbiamo scritto il quesito referendario - conferma la presidente della Provincia, Daniela Larese Filon, a margine del vertice di maggioranza del martedì -. Lo abbiamo già inviato all'esame dei giuristi, per capire se la domanda, così come è formulata, possa andare bene. La bozza c'è: adesso aspettiamo il parere tecnico». Qual è la domanda pensata per le schede del referendum autonomista, non è dato saperlo. Perché la presidente non si sbilancia. «Prima vediamo cosa ci dicono i giuristi, poi ufficializzeremo il testo - dice Larese Filon -. In ogni caso, è un quesito sull'autonomia di Belluno. È semplice, senza fronzoli, e facilmente comprensibile». Autonomia è una parola che fa breccia nel cuore di tutti i bellunesi. Soprattutto di quelli che vivono al confine con le vicine Trento e Bolzano, e di quelli che non vedono nei loro Comuni il becco di un quattrino dei fondi ex Odi. Ma farà breccia anche nel cuore della Regione? Perché adesso la Provincia vuole agganciare il suo referendum a quello dell'autonomia del Veneto (in calendario per il 22 ottobre). «Chiediamo un incontro a Zaia - conclude Larese Filon -. Gli domanderemo di poter mettere insieme il nostro referendum e quello della Regione. In ogni caso, martedì prossimo, in consiglio provinciale, parleremo in maniera dettagliata della questione autonomista». A questo punto, la Provincia fa sul serio.

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