I sindacati difendono Equitalia: dipendenti offesi

Lunedì 24 Ottobre 2016 di Lavoro al Sud: altri sgravi 2,5 miliardi in quattro anni
ROMA - I sindacati difendono Equitalia. «Con lo scioglimento di Equitalia lo Stato offende i suoi servitori. Inevitabili lo sciopero e una grande campagna di mobilitazione delle coscienze degli italiani per bene» afferma Giulio Romani, segretario generale di First Cisl: «I lavoratori di Equitalia - aggiunge Romani - hanno sopportato per anni le peggiori ingiurie, fino al recente riferimento ai vampiri del Presidente del Consiglio. La colpa di questi lavoratori? Aver eseguito le disposizioni di legge, che negava loro ogni possibilità di esercitare flessibilità».
«Il decreto fiscale - afferma Romani -, oltre a non chiarire quale sarà il futuro contratto di lavoro di questi servitori dello Stato, li sottopone ad un'offensiva «selezione e valutazione delle competenze», senza il superamento della quale, stando alla lettera del decreto, il loro posto di lavoro potrebbe essere messo in discussione.
«In questi anni ho difeso strenuamente le lavoratrici e i lavoratori di Equitalia dagli attacchi di giornali e politici, ho espresso loro solidarietà e vicinanza quando sono stati minacciati da atti di terrorismo, bombe e minacce fisiche. Tutto ciò solo per aver svolto il proprio lavoro» afferma il Segretario generale della Uilca, Massimo Masi: «Questo assurdo decreto è un obbrobrio sia politico che giuridico, che contrasteremo in tutte le sedi opportune».

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