BELLUNO - Visita in città per i discendenti di Arturo Dell'Oro Gonzalez, che per tutti i bellunesi è il nome dell'aeroporto cittadino.
In realtà, Dell'Oro è molto di più: era un sergente aviatore, morto nei cieli di Belluno nel settembre 1917, dopo uno scontro aereo con il nemico.
A cento anni esatti dalla sua morte, alcuni famigliari sono stati in visita a Palazzo Rosso e sono stati ricevuti dalla vice sindaco, Lucia Olivotto.
I discendenti di Arturo Dell'Oro Gonzalez, in Italia per la prima volta, hanno potuto visitare i luoghi in cui combatté il loro avo e dove perse la vita.
«La visita, molto cordiale e gradita, - sottolinea Lucia Olivotto - è stata l'occasione, per l'amministrazione comunale, di sottolineare come la figura di Dell'Oro sia viva e presente nelle attività commemorative e di memoria proposte sia dal Comune che dall'Isbrec».
All'incontro di Palazzo Rosso, difatti, era presente anche il direttore dell'Isbrec, Enrico Bacchetti. L'Archivio storico del Comune di Belluno conserva documenti originali e foto di Arturo Dell'Oro, a cui nel 1923 fu anche concessa la cittadinanza onoraria.
I resti mortali di Dell'Oro sono attualmente conservati all'Ossario Sacrario dei Caduti per la Patria in via Gregorio XVI.
In realtà, Dell'Oro è molto di più: era un sergente aviatore, morto nei cieli di Belluno nel settembre 1917, dopo uno scontro aereo con il nemico.
A cento anni esatti dalla sua morte, alcuni famigliari sono stati in visita a Palazzo Rosso e sono stati ricevuti dalla vice sindaco, Lucia Olivotto.
I discendenti di Arturo Dell'Oro Gonzalez, in Italia per la prima volta, hanno potuto visitare i luoghi in cui combatté il loro avo e dove perse la vita.
«La visita, molto cordiale e gradita, - sottolinea Lucia Olivotto - è stata l'occasione, per l'amministrazione comunale, di sottolineare come la figura di Dell'Oro sia viva e presente nelle attività commemorative e di memoria proposte sia dal Comune che dall'Isbrec».
All'incontro di Palazzo Rosso, difatti, era presente anche il direttore dell'Isbrec, Enrico Bacchetti. L'Archivio storico del Comune di Belluno conserva documenti originali e foto di Arturo Dell'Oro, a cui nel 1923 fu anche concessa la cittadinanza onoraria.
I resti mortali di Dell'Oro sono attualmente conservati all'Ossario Sacrario dei Caduti per la Patria in via Gregorio XVI.