Gamba: «Mi candido a sindaco»

Giovedì 19 Gennaio 2017
All'inizio era solo una voce. Poi ha preso corpo ed è diventata una suggestione. Adesso è una certezza: Paolo Gamba è pronto a candidarsi a sindaco di Belluno. Lo ammette lui stesso, senza troppi giri di parole. «Sono disponibile a dedicarmi ai progetti di rilancio per la città di Belluno. Lo faccio per tutte le persone che negli ultimi tempi me l'hanno chiesto». Insomma, il messaggio elettorale è bell'e pronto. E da qui alle urne di maggio (o giugno) sarà una corsa alla fascia tricolore. Una fascia già indossata qualche anno fa, in veste di assessore. Sì, perché il candidato vanta un pedigree da amministratore comunale. Sessantuno anni, un'attività trentennale di assicuratore, Gamba è stato assessore all'urbanistica prima nella breve esperienza dell'amministrazione Bortoluzzi, poi nella giunta Prade. I segni lasciati in quei cinque anni sono ancora ben visibili in città. A cominciare dal Ponte degli Alpini (rinnovato proprio durante la sua amministrazione) e dal Bailey, che per molti è il ponte di Gamba.
La campagna elettorale partirà da qui? Dall'esperienza delle cose fatte?
«Partirà dall'entusiasmo e dai progetti. Dal voler fare di Belluno qualcosa di grande. La capitale delle Dolomiti, una città che sia capoluogo e che sia riconosciuta come tale».
In controtendenza rispetto ad oggi, vuole dire?
«Una città viva. Punto».
Oggi lo è viva, Belluno?
«Lo è, se c'è entusiasmo. Se c'è amore per la città».
Non giriamoci intorno: è amministrata bene?
«Lo decideranno i cittadini se è amministrata bene. Io voglio proporre progetti e idee. La mia campagna elettorale non sarà di scontro o contrapposizione. Sarà inclusiva: chiunque propone idee a favore della città, è ben accetto».
Con chi sta Paolo Gamba?
«Sono una persona libera e indipendente. Non ho legami di partito. Per cui qualsiasi contributo alla causa sarà accolto».
Quindi la sua sarà una lista civica? Si vociferava di un gioco di squadra con la Lega Nord.
«Non ho tessere di partito. Con la Lega abbiamo parlato. Di idee, però. Ripeto, la porta è aperta a tutti quelli che hanno idee grandi per Belluno».
Una civica in un capoluogo di provincia. Non sarà facile...
«I partiti giocano a mettere le bandiere politiche sulla cartina geografica, per prendersi i capoluoghi. Io voglio che siano l'entusiasmo e la passione a prendere il capoluogo. Belluno deve scrollarsi di dosso la sindrome da paesello. Dobbiamo dare un futuro ai giovani, perché non si può vivere solo di Luxottica».
Quale sarà la squadra di Paolo Gamba?
«Ho più di 200 persone di buona volontà che stanno spingendo perché io mi candidi. Ci troveremo nei prossimi giorni e cominceremo a ragionare insieme».

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