Fitofarmaci nei campi: il regolamento ecco le norme per l'agricoltura "verde"

Giovedì 25 Agosto 2016
L'utilizzo di fitofarmaci dovrà essere segnalato con appositi cartelli e, i cittadini, avranno l'obbligo di segnalare alle autorità il mancato rispetto delle regole. Si fa serrata la regolamentazione sull'utilizzo di pesticidi in agricoltura: i lavori della commissione comunale attorno al regolamento sull'utilizzo di questi prodotti all'interno del territorio cittadino è quasi concluso e, a settembre, il testo approderà in consiglio per l'approvazione definitiva. Poi gli agricoltori dovranno prestare attenzione a ciò che spargono nei campi. La lista dei principi attivi da bollino rosso messa a punto dal gruppo Terra Bellunese esclude, di fatto, il 20% dei prodotti in commercio. Sui rimanenti resta il via libera, ma con qualche cautela. «Diciamo no ai prodotti contenenti ingredienti che danneggiano la salute - spiega Emiliano Casagrande, presidente della seconda commissione all'interno della quale si è svolto il dibattito sul regolamento -, quindi di fatto restringiamo il campo di ciò che si può utilizzare rispetto a quanto concesso dalla normativa nazionale. In particolare saranno vietati quei prodotti nella cui confezione sono riportate frasi di rischio». Per tutti gli altri i coltivatori dovranno seguire una procedura per segnalare il giorno di effettuazione del trattamento e l'ora di rientro, ovvero la durata della pericolosità del sito per chi lo attraversa. «Tutto questo adesso non si fa - spiega Casagrande - eppure è fondamentale che i cittadini sappiano quando un campo è stato trattato e se i prodotti hanno terminato o meno la loro azione. La comunicazione dovrà essere fatta attraverso l'apposizione di un cartello 48 ore prima della distribuzione dei fitofarmaci. Chi nota qualcosa che non va nella procedura, un cartello mancante o affisso all'ultimo momento, è tenuto a comunicarlo». I controlli sulla natura dei prodotti sparsi sui campi potranno essere effettuati a random dai vigili, anche se per ora il personale non è formato. «La speranza è che il regolamento venga condiviso poi anche dai comuni vicini - conclude Casagrande -, per ottenerne la massima efficacia».

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