Ex cuochi si riciclano impiegati

Martedì 21 Febbraio 2017
Mense scolastiche addio. Il Comune studia l'esternalizzazione del servizio e sette cuochi potrebbero passare dai fornelli ai magazzini comunali di Marisiga. La decisione di affidare a terzi la preparazione dei pasti per cinque istituti tra elementari e asili ormai è presa. Il blocco delle assunzioni e la possibilità di rimpiazzare il personale in pensione con una proporzione di un nuovo lavoratore ogni quattro che se ne vanno, hanno infatti messo in ginocchio le cucine dove si preparano i pasti per migliaia di bambini bellunesi. L'unico nodo che resta da risolvere, affrontato ieri mattina in un incontro tra il sindaco Jacopo Massaro e il segretario provinciale di Cgil Fp Gianluigi Della Giacoma, è quello dei posti di lavoro. Sono nove in tutto i dipendenti, per loro le ipotesi potrebbero essere quella del distaccamento in comando o del riassorbimento in un altro settore, sempre di categoria B. Il sindacato sta cercando di capire cosa sarà di loro e di ottenere tutte le garanzie del caso. «Considerato come l'ente sia a corto di personale un po' in tutti i settori spiega Della Giacoma il sindacato ha proposto il reimpiego delle persone in altri settori della macchina comunale. Tra l'altro è emerso che 7 dei 9 sarebbero più favorevoli a questo che al distacco e hanno chiesto la mobilità. L'incontro è stato positivo perché il sindaco si è dimostrato propenso all'idea». L'unica cosa, ora, è capire dove potranno essere spostati. Nelle prossime settimane il primo cittadino verificherà quale ambito ha più bisogno di essere rimpolpato, se l'ufficio protocollo o i magazzini di Marisiga per fare alcuni esempi. Per chi sceglierà di tenere in testa il cappello da chef Cgil Fp chiede garanzie. «Nell'affidare l'appalto si dovrà inserire, tra le condizioni, quella del mantenimento del posto di lavoro a Belluno per il personale locale conclude il segretario -. Tutto verrà concretizzato il prossimo anno». Sulla riorganizzazione delle cucine scolastiche richiesta dalla sigla per ottimizzare il lavoro e riunirlo tutto in una sede, Massaro ha detto no: troppo alto l'investimento.

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