Cambia il sistema fiscale italiano. Non avrà più due gambe, quella dell'Agenzia delle Entrate che effettua gli accertamenti e quella di Equitalia che riscuote le cartelle, ma sarà tutto accentrato nella prima. Entro giugno del prossimo anno la società pubblica di riscossione scomparirà. Matteo Renzi ha fatto sua la proposta avanzata, da molto tempo, dal neo amministratore di Equitalia, Ernesto Ruffini. Questa decisione se ne tira dietro anche un'altra: la rottamazione delle vecchie cartelle fiscali. Un provvedimento al quale ha lavorato per molto tempo il vice ministro dell'Economia Enrico Zanetti. Le vecchie cartelle potranno essere chiuse pagando soltanto quanto dovuto a titolo di tasse. Non si pagheranno le sanzioni e gli interessi di mora e, molto probabilmente, nemmeno l'aggio del 3% a Equitalia inserito nelle prime bozze. Da questa misura il governo punta ad incassare 4 miliardi di euro per il 2017 a fronte di un magazzino ruoli di 51 miliardi. L'ingresso di Equitalia all'interno dell'Agenzia delle Entrate dovrebbe cambiare i rapporti tra Fisco e contribuenti. Se il sistema sarà disegnato sulla falsariga di altri Paesi, l'Agenzia potrebbe avere più discrezionalità nel definire le pendenze con i contribuenti. La possibilità, insomma, di mostrare un volto più umano. Renzi ieri ha sottolineato come dal 7 novembre gli avvisi di riscossione arriveranno tramite Sms.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".