EMERGENZA migranti

Venerdì 27 Maggio 2016
PALERMO - È una conta inarrestabile, quotidiana. Solo ieri, al largo della Libia, oltre 20 migranti, forse 30, hanno perso la vita durante la traversata in mare verso l'Italia. L'ennesimo naufragio con un barcone che si è rovesciato a 35 miglia dalle spiagge del Paese nordafricano da cui, ogni giorno, partono in centinaia. Ieri un peschereccio era affondato nel canale di Sicilia. Cinque le salme recuperate ma i superstiti parlano di un centinaio di dispersi.
A dare l'allarme è stato un velivolo di Eunavformed, la missione dell'Unione europea, che su Twitter ha pubblicato una foto in cui si vedono il «legno» semiaffondato ed una cinquantina di persone aggrappate all'imbarcazione mentre chiedono aiuto all'aereo che li sta sorvolando. Immediatamente sono arrivate le motovedette della Guardia costiera e una nave spagnola della missione europea. Un centinaio le persone finora tratte in salvo, ma secondo fonti di Eunavformed, i morti sarebbero almeno «20-30». Tra i salvati anche un bambino di 5 anni, in stato di ipotermia, trasportato prima a Lampedusa e poi nell'ospedale di Palermo. I genitori invece avrebbero perso la vita nel naufragio.
La notizia di questa nuova tragedia è arrivata poco prima che a Porto Empedocle attraccasse la nave «Bettica» della Marina militare con a bordo 540 migranti, tra cui 48 donne e 51 bambini e i 5 cadaveri. Nell'affondamento del peschereccio una coppia avrebbe perso il figlio di sei anni, affogato. Sulla nave anche quattro feriti che sono stati portati all'ospedale di Agrigento, mentre i migranti sbarcati sono stati trasferiti nella tensostruttura allestita dalla Prefettura e verranno smistati nei centri di accoglienza. Maxi sbarco anche a Messina che ha accolto 493 profughi provenienti dall'Africa sub-sahariana, salvati dalla nave inglese Enterprise.
In totale, solo ieri, sono oltre 4.000 le persone soccorse in mare. La centrale operativa della Guardia Costiera ha coordinato una ventina di operazioni. Nella zona, tra le 30 e le 40 miglia a nord della Libia, hanno operato mezzi della Guardia, della Marina, di Frontex e di Eunavformed, di Medici senza frontiere, rimorchiatori d'altura e mercantili.
Un impegno riconosciuto dal presidente della Camera, Laura Boldrini: «Voglio esprimere la gratitudine più grande agli uomini e alle donne della Marina e della Guardia Costiera. La foto dei naufraghi che scivolano giù dal barcone sovraccarico che si sta rovesciando - osserva riferendosi ai drammatici scatti - è una di quelle immagini che rimarrà nella storia di questi nostri anni duri, come fu lo scatto che ritraeva gli uomini abbarbicati in acqua ad una gabbia per tonni. Il naufragio avrebbe potuto essere un'altra tragedia di proporzioni epocali».
E anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha voluto ringraziare la Marina per l'impegno: «È stata un'operazione epica perché salvare tante vite in mare vuole dire un'organizzazione incredibile», ha detto parlando dal ponte della nave Bergamini a Porto Empedocle.
Mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, riaccende la polemica: «Altri morti nel Mediterraneo, urge un blocco navale che impedisca le partenze. Il governo Renzi è complice di una strage».
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