Domiciliari nel camper? «E noi faremo le ronde»

Venerdì 27 Maggio 2016
Si svolgerà mercoledì prossimo il processo dopo la convalida d'arresto di Romina Kriz e Valentino Radosavljevic, i due nomadi autori del furto al negozio Oviesse del centro commerciale Airone. In attesa dell'udienza, i due sono finiti prima agli arresti domiciliari e poi all'obbligo di firma. Misure che di fatto implicano loro permanenza in camper nel territorio comunale di Monselice, dove vige però un'ordinanza che vieta la sosta di camper e roulotte in aree non attrezzate. «Noi da qui non ce ne andiamo. - commenta risoluta Romina Kriz, che attualmente vive con la famiglia in via Trentino, nel piazzale alle spalle dell'Abb - Tra dieci giorni nascerà la mia bambina, ho già due maschietti di cinque e tre anni, e comunque qui ho tutta la mia famiglia. Viviamo a Monselice da sempre, questa è casa nostra».
Ma il sindaco Francesco Lunghi non ha dubbi: i nomadi non possono occupare il suolo pubblico. «Visti i precedenti, credo che la condanna sia certa. - commenta - Se saranno condannati ai domiciliari, da scontare in camper spero che il giudice fissi il domicilio altrove. Glielo chiederò con una lettera col mio avvocato. Se ciò non accadesse mi vedrei costretto a organizzare una sorveglianza continua davanti al loro camper, magari con la collaborazione di volontari».
Le fa eco il compagno: «A fine anni '90 le nostre famiglie hanno acquistato un terreno agricolo in via Moralediemo, pagato milioni. Ci abbiamo vissuto per tre o quattro anni, poi, tornati da un viaggio in Croazia, abbiamo scoperto che ci era stato sequestrato. Da allora non ci è mai più stato restituito, né ci è mai stata fornita una spiegazione. Perché dovremmo andarcene? Se ci dessero ciò che è nostro non occuperemmo nemmeno il suolo pubblico». Ma come vivono queste famiglie di nomadi? Dove trovano i soldi per mangiare? «Con l'elemosina. - risponde Romina Kriz - Ma non sempre ci basta. Per la mia bambina, ad esempio, ero riuscita a comprare qualche vestitino e, sì è vero, avevo rubato qualcos'altro. Ma ora i carabinieri hanno portato via tutto, senza distinzioni. Non so come faremo».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci