«Devo tutto a Pancalli e al Comitato» Il 2 giugno la consegna in Prefettura

Domenica 28 Maggio 2017
«Devo tutto a Pancalli e al Comitato» Il 2 giugno la consegna in Prefettura
«Guarda, me l'ha appena comunicato il presidente Zaia. E' una notizia meravigliosa». Da Ca' del Poggio, dove con altri olimpionici nobilita il passaggio del Giro d'Italia, Oscar De Pellegrin non nasconde la sua grande felicità. Dopo molte settimane, infatti, è arrivata la conferma; quella ritrovata in Albania è proprio la medaglia d'oro che l'arciere bellunese aveva conquistato il 3 settembre 2012 a Londra.
L'ufficializzazione è arrivata con un comunicato della Questura di Belluno. Comunicato nel quale, dopo aver ripercorso le varie tappe che hanno portato al riconoscimento, si annuncia anche che la riconsegna avverrà in Prefettura a Belluno, il prossimo 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica. «Non mi è facile dirti che cosa stia provando in questi momenti. Certo, vedo passare davanti agli occhi due storie. La prima, ha per scenario le Royal Artillery Barracks, la successione delle sfide, la freccia di spareggio con Sanawi, e Mario Scarzella che mi consegna l'oro. La seconda, narra del brusco risveglio a casa mia, con la scoperta dell'intrusione e del furto».
Sentimenti diversi, forse meglio contrastanti. Ma le due storie hanno forse un legame?
«Sì, hai ragione. A collegarli c'è stata l'iniziativa di Luca (Pancalli, presidente del Cip, ndr) che, grazie ai contatti con il Comitato paralimpico internazionale, mi aveva fatto la sorpresa di un altro originale, una medaglia d'oro arrivata dagli organizzatori londinesi».
Adesso, però...
«Adesso torna la medaglia che avevo sognato per quattro lunghi anni, quelli dell'avvicinamento ai Giochi di Londra, e che era diventata realtà in una mattina di inizio settembre. Quella che ho portato con me in tutte le visite che, da allora e fino allo scorso novembre, ho fatto nelle scuole o nelle sedi di Enti e Associazioni. Quella che, con grande soddisfazione, mettevo in mano a persone di tutte le età; per far capire che si può ricominciare. Sempre».
Appuntamento al 2 giugno...
«Sì, certo. Per una cerimonia che, come altre volte in passato, mi farà sentire l'affetto, il calore e la vicinanza della mia gente. Sentimenti che, sempre, mi hanno reso fiero della mia terra e dei suoi abitanti».
Ultimo aggiornamento: 11:26

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