Dalle parole ai fatti. Domani la SF16-H scenderà in pista a Barcellona. Si tratta soltanto di un film-day, cioè di una giornata dedicata a riprese per gli sponsor, ma i 100 km che si possono percorrere in queste occasioni serviranno come primo collaudo della nuovissima Ferrari. Al volante, se tutto andrà bene, a turno sia Vettel che Raikkonen. «Non vedo l'ora di provarla - ha detto Sebastian - inizia il mio secondo anno con la Scuderia e questa monoposto rappresenta un passo avanti. Sono convinto che ci aiuterà tantissimo ad affrontare una stagione grandiosa. Penso che saremo molto più forti del 2015». La prima impressione del pilota tedesco è di quelle che non ammettono dubbi: «Mi sembra bellissima, nell'osservarla si capisce che c'è stata un'evoluzione costante in tutte le aree. Un lavoro che nasce da tutte le esperienze precedenti e che andrà avanti nel tempo, tutti i giorni».
Se lo scorso anno l'obiettivo di tre vittorie è stato prima fissato e poi raggiunto, «quest'anno dobbiamo spingere un po' di più. Cercare di lottare fino alla fine per vincere il Mondiale», gli fa eco il capo della gestione sportiva, Maurizio Arrivabene, che non manca di evidenziare il ruolo avuto da Sergio Marchionne: «In questa vettura c'è il frutto di un grande impegno prima di tutto del nostro presidente, che ci ha dato tutti i mezzi per far sì che nulla in quest'auto fosse lasciato al caso».
Poi si intuisce che la Ferrari svelata ieri non ha ancora scoperto tutte le carte. Per esempio, manca il condotto S-duct, utilizzato per prendere aria nella parte inferiore del veicolo e inviarlo in quella superiore per generare un ulteriore effetto aerodinamico. Ma si nota nelle fotografie uno sportellino che potrebbe essere aperto quando sarà il momento di farlo.
Claudio Russo
Se lo scorso anno l'obiettivo di tre vittorie è stato prima fissato e poi raggiunto, «quest'anno dobbiamo spingere un po' di più. Cercare di lottare fino alla fine per vincere il Mondiale», gli fa eco il capo della gestione sportiva, Maurizio Arrivabene, che non manca di evidenziare il ruolo avuto da Sergio Marchionne: «In questa vettura c'è il frutto di un grande impegno prima di tutto del nostro presidente, che ci ha dato tutti i mezzi per far sì che nulla in quest'auto fosse lasciato al caso».
Poi si intuisce che la Ferrari svelata ieri non ha ancora scoperto tutte le carte. Per esempio, manca il condotto S-duct, utilizzato per prendere aria nella parte inferiore del veicolo e inviarlo in quella superiore per generare un ulteriore effetto aerodinamico. Ma si nota nelle fotografie uno sportellino che potrebbe essere aperto quando sarà il momento di farlo.
Claudio Russo
