Da Roma e dalla Sicilia per gli acquisti-bidone

Giovedì 28 Luglio 2016
BELLUNO - Era arrivato in treno da Roma appositamente per concludere un accordo per l'acquisto di un camper, da perfezionare con un inserzionista che aveva proposto la vendita. Ma arrivato alla stazione di Belluno, ha atteso invano per ore l'interlocutore-fantasma, che si è negato anche telefonicamente. Un viaggio a vuoto, così l'affare non si è concluso e per il romano non è rimasto da fare che risalire in treno. Non senza prima lamentarsi dell'accaduto con gli agenti della polizia ferroviaria. Dal momento che nessun anticipo era stato versato, il danno economico subito dall'uomo si è limitato alle spese per il viaggio.
Non altrettanto fortunato, invece, è stato un altro aspirante acquirente proveniente addirittura dalla Sicilia che lo scorso febbraio aveva preso accordi con una donna per l'acquisto di un'Audi Q5. L'uomo, dopo aver versato un anticipo di 500 euro, è partito alla volta di Belluno dove aveva appuntamento con la donna che però non si è mai presentata all'appuntamento. Gli accertamenti della polizia hanno permesso di appurare che l'auto di cui l'aspirante venditrice aveva fornito anche la carta di circolazione, era effettivamente di proprietà di una donna residente in Monza-Brianza che proprio quella settimana aveva messo in vendita l'auto su uno dei tanti siti che si occupano di compravendita. Alla fine degli accertamenti, la Polizia ferroviaria ha denunciato la donna per truffa, ma anche l'intestatario dell'utenza telefonica e quello del conto corrente postale su cui era stata versata la caparra, questi ultimi con diverse denunce alle spalle per fatti analoghi in tutta Italia.

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