«Cucchi torturato come Regeni»

Giovedì 9 Giugno 2016 di L'accusa choc del pg di Cassazione che chiede la condanna dei medici: «Omicidio colposo»
«Cucchi torturato come Regeni»
«Per Stefano Cucchi l'ospedale è stato l'equivalente di un lager e lui ha fatto la fine di Giulio Regeni, ucciso da servitori dello Stato in camice bianco». È una requisitoria durissima quella di Eugenio Rubolino, pg al processo d'appello bis per i cinque medici dell'ospedale Pertini, imputati per la morte del geometra romano. Era stata la Cassazione a rinviare in corte d'Appello gli atti, annullando la sentenza che aveva assolto gli specialisti. Rubolino chiede la condanna per omicidio colposo e non concede attenuanti per «restituire dignità non solo a Stefano, ma all'intero Paese» ed «evitare che muoia una terza volta»
Per Rubolino «questa vicenda presenta profili di colpa ai confini di un dolo eventuale, una colpa con previsione, una colpa gravissima». E accusa: «Chi lavora in un reparto protetto, come quello del Pertini, dovrebbe avere un'attenzione e una preparazione maggiori nel riconoscere nei pazienti una sindrome da inanizione», come quella attribuita a Cucchi. Invece, ha aggiunto il pg, «Cucchi è stato trascurato durante la sua degenza, non è stato per nulla curato. Gli imputati potevano e dovevano intervenire e invece, fino all'ultimo, al ragazzo è stata somministrata solo acqua, quando ormai era già cominciato quello che i periti hanno definito un catabolismo proteico catastrofico. Stefano si stava nutrendo delle sue stesse cellule e stava perdendo un chilo al giorno. Al momento del decesso il suo peso si aggirava intorno ai 37 kg».
Rubolino chiede quattro anni per il primario Aldo Fierro, tre anni e mezzo ciascuno per i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo. «Siamo grati al procuratore generale che ha visto quanto era già negli atti. Così come siamo grati al procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e al pm Giovanni Musarò che hanno avuto il coraggio di andare avanti con le indagini», commenta Ilaria Cucchi.
Oggi, intanto, davanti al gip Elvira Tamburelli i periti, incaricati di far luce sulle lesioni subite da Stefano Cucchi dopo l'arresto, dovrebbero relazionare sui risultati degli accertamenti, nell'ambito dell'inchiesta bis, che vede indagati cinque carabinieri, tre per lesioni personali aggravate e abuso d'autorità e due per falsa testimonianza.
Invece si sa già che Francesco Introna, già oggetto di duri attacchi da parte della parte civile per il suo curriculum, ha chiesto una proroga di 90 giorni e non sarà in grado di riferire al giudice sul suo lavoro. La Tamburelli gli concederà solo un mese.
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