COVERCIANO - È finito 13-0 per l'Italia il test amichevole di ieri pomeriggio

Sabato 4 Giugno 2016
COVERCIANO - È finito 13-0 per l'Italia il test amichevole di ieri pomeriggio a Coverciano contro la Primavera dell'Empoli. In grande spolvero le prestazioni personali di Zaza e Insigne, autori rispettivamente di quattro e tre reti. La sfida si è disputata su quattro tempi da circa 22 minuti ciascuno. Non hanno preso parte al test Benassi, che ha lasciato ieri il ritiro di Coverciano per sposarsi, Rugani (a riposo), Eder (differenziato) e Buffon (palestra). Contro un Empoli che il ct azzurro ha voluto schierato inizialmente con il 4-2-3-1, Conte ha mandato in campo dal 1'Sirigu in porta, Darmian, Bonucci e Ogbonna in difesa, Candreva ed El Shaarawy esterni, Thiago Motta - al debutto ufficiale in un test amichevole - in regia, Parolo e Sturaro interni e in attacco Zaza ed Immobile. Nella prima frazione tripletta per l'attaccante della Juventus, autorete di Giampà e gol di El Shaarawy, che ha colpito anche un palo come Picchi per l'Empoli. Nel secondo tempo, a formazione azzurra invariata, quarto gol personale di Zaza e rete di Candreva. Nel terzo tempo nuovo undici in campo per l'Italia, ma sempre con il 3-5-2: Marchetti in porta, Barzagli, Ogbonna (sostituito a metà frazione da Zappacosta) e Chiellini in difesa; De Sciglio e Bernardeschi esterni di centrocampo, De Rossi in regia, Florenzi e Giaccherini interni ed in attacco la coppia Pellé-Insigne. A segno Chiellini, Insigne e Bernardeschi. Nell'ultimo dei quattro tempi ancora due gol per Insigne e rete di Giaccherini. Il programma della Nazionale prevede per oggi una nuova doppia seduta di allenamento, la prima delle quali alle 9.30.
«Essere qui è un grande privilegio ma non mi accontenterò. Penso che un giocatore debba avere i suoi sogni. Uno dei miei sogni sarebbe vincere l'Europeo». Federico Bernardeschi non nasconde la propria felicità per la convocazione nell'Italia di Antonio Conte che disputerà Euro2016. «Avevo paura di non essere convocato, era solo la mia seconda convocazione - continua il giocatore viola - Se aveva paura De Rossi, la dovevo avere anch'io. Agli schemi di Conte cerco di adattarmi. Tatticamente mi ritengo un esterno destro, poi mi piacerebbe giocare trequartista. Tecnicamente sono un giocatore che ama giocare col pallone, che va in profondità e che ha una buona corsa. Il numero 10 a Thiago Motta? È più che condiviso, lo merita per quello che ha fatto durante la carriera», afferma Bernardeschi. Che poi elogia il suo concittadino di Carrara Gigi Buffon: «Da bambino lo vedevo come un modello e così è rimasto. A Carrara lui è un dio. Lo era per me, lo è tuttora».

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