CORTINA - L'idea progettuale del collegamento ferroviario fra Calalzo e Dobbiaco,

Domenica 14 Febbraio 2016
CORTINA - L'idea progettuale del collegamento ferroviario fra Calalzo e Dobbiaco, via Cortina, risale al 1865 e reca la firma dell'ingegner Locatelli. Una storia antica che finalmente pare arrivare a destinazione.
La scelta di affrontare la realizzazione dell'opera è del 1905, ma gli eventi bellici trasformano i primi collegamenti a servizi per finalità militari e la fruibilità civile della ferrovia vera e propria è del 1921. Nel 1956, con le Olimpiadi invernali, la linea raggiunge il massimo dello splendore, con picchi di 7 mila transiti al giorno.
Il treno ha un unico binario e molte delle sue fermate sono nei cortili dei maggiori alberghi di Cortina e della valle. Risale però al 1960 un incidente grave, ad Acquabona, dove il treno deraglia e provoca due morti e 27 feriti. Nel 1962 si decide di sostituire la tratta Cortina-Dobbiaco con un bus, due anni dopo la stessa scelta si assume per la tratta Calalzo-Cortina.
Il progetto oggi elaborato dalla Regione Veneto, sulla Calalzo-Cortina, come ha spiegato il presidente, Luca Zaia, ha due varianti. La prima sul vecchio sedime della valle del Boite, sarebbe per il 70% in galleria con una percorrenza di 32 chilometri. L'altra è invece ipotizzata via Auronzo di Cadore, sotto le tre cime di Lavaredo, toccando la quota massima di Cima Banche a 1.523 metri.
La differenza di costi fra la prima soluzione, di 32 km (45 minuti di percorrenza), e la seconda, di 50 (60 minuti di percorrenza), è fra 500 e 700 milioni. I 28 km fra Cortina e Dobbiaco costerebbero altri 500 milioni.
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