CORTINA - Dodici sacerdoti hanno concelebrato, con il vescovo di Belluno-Feltre

Mercoledì 20 Gennaio 2016
CORTINA - Dodici sacerdoti hanno concelebrato, con il vescovo di Belluno-Feltre monsignor Giuseppe Andrich, la messa solenne per la festa votiva della gente d'Ampezzo, in onore della Madonna della difesa. È l'evento più caro alla devozione popolare, tanto che il paese si ferma, chiudono scuole e uffici, anche se non si tratta di una festa patronale. Con il parroco decano monsignor Paolo Arnoldo e i suoi collaboratori c'erano i frati francescani che reggono il santuario mariano, i padri Edwin, Patrik e Gabriele; per l'occasione è giunto dalla Polonia il ministro provinciale dei francescani di Cracovia padre Rufin Maryjca. La processione si è snodata dalla chiesa decanale dei santi Filippo e Giacomo sino alla chiesa della Difesa. Nella sua omelia, il vescovo ha ricordato i 604 anni del voto alla Madonna, quest'anno in concomitanza con l'anno giubilare. Ha poi analizzato in dettaglio l'antica preghiera Salve Regina, che risale all'XI secolo. Poi un breve incontro, un momento di festa, sul sagrato della chiesa, per ora senza intitolazione, ma con l'intenzione di dedicarla a monsignor Francesco Caldara, il prete ampezzano che, nel '700, volle valorizzare quell'antico santuario.

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