Comitato referendario per stimolare i bellunesi a votare per l'autonomia

Sabato 19 Agosto 2017
BELLUNO - (dt) L'obiettivo è portare quanti più bellunesi a votare al doppio referendum autonomista del 22 ottobre. Lo strumento per farlo è incontrare la popolazione e spiegare i motivi validi per dire «sì» all'autonomia del Veneto e a quella della provincia di Belluno. Da ieri c'è anche un gruppo che lavorerà sodo per raggiungere lo scopo. Con serate informative, gazebo e incontri pubblici. Il comitato referendario si chiama Da soli, protagonisti per il sì ed è capitanato da Franco Roccon. Assieme al consigliere comunale di Belluno, anche un mix di ragazzi, giovani e meno giovani (Alessandro Tomè, Daniele Libralon, Elena Giampaolo e Melissa Zaniboni). «Lo scopo del comitato è quello di veicolare attraverso una puntuale informazione con dibattiti, incontri pubblici, materiale divulgativo, spot di supporto e molto altro, le motivazioni e le rivendicazioni di una parte del territorio veneto, che aspira ad una maggiore autonomia decisionale ed economica nei confronti dello Stato e una maggiore attenzione legislativa e amministrativa della Regione Veneto - si legge nell'atto costitutivo ufficiale -. Da troppo tempo questi territori necessitano di veder concretizzata la loro specificità». La dichiarazione d'intenti è lampante. Il doppio referendum è a portata di mano. Ma i bellunesi andranno a votare? Questo il dubbio che ha fatto scattare il comitato. «Dobbiamo dare un segnale forte, anzi fortissimo - dichiara Franco Roccon -. Non vorremmo che la disaffezione al voto vista alle ultime amministrative si registrasse anche il 22 ottobre: l'occasione è unica per il Veneto e soprattutto per il Bellunese, la cui Provincia è stata affossata dalla legge Delrio». La cura contro la disaffezione si chiama campagna referendaria. Il comitato si è organizzato con referenti in Cadore, Comelico, Agordino e Feltrino fanno sapere i fondatori di Da soli, protagonisti per il sì. E a breve partiranno gli incontri sul territorio. «Lanciamo un appello alla Provincia - conclude Roccon -. Sul sito istituzionale non si trova nessuna promozione del referendum del 22 ottobre. Chiediamo invece di dare il massimo riscontro ad un passaggio che è sicuramente epocale».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci