«Cerchiamo e speriamo di trovare qualcuno vivo»

Sabato 27 Agosto 2016 di Davide Buzzo, finanziere auronzano, 12 ore al giorno tra le macerie di Amatrice con le unità cinofile del Sagf
BELLUNO - «La speranza c'è sempre, la speranza di trovare qualcuno vivo anche a distanza di giorni». E se c'è qualcuno che ancora respira sotto le macerie sicuramente i cani-eroi bellunesi lo troveranno. Con loro oltre ai conduttore l'appuntato scelto Davide Buzzo, istruttore cinofilo del Sagf di Auronzo. A 42 anni è già la seconda volta che si trova con le unità cinofile in mezzo a uno scenario drammatico come è quello di Amatrice. «Anche i soccorsi dopo il terremoto dell'Aquila - spiega l'istruttore Buzzo che intervenne anche dopo quel sisma - sono stati tragici, anche lì non c'era più nulla. Ma qui a Amatrice, forse perché il paesino è più piccolo, il cumulo di macerie è impressionante. Non c'è più nulla, i numeri civici, le vie nulla». Grinta, Vacor e Vacos, i cani del Sagf della Guardia di Finanza, partiti la notte tra mercoledì e giovedì stanno lavorando 12 ore al giorno. Ieri all'improvviso la speranza: Vacos il pastore tedesco di Auronzo fiuta qualcosa sotto le macerie. Purtroppo alla fine la delusione: due coniugi anziani sono stati trovati morti, abbracciati nel letto.
«I cani - spiega l'istruttore Buzzo - quando abbiamo un sito da controllare lavorano da 20-25 minuti. Se c'è una segnalazione mandiamo un secondo cane per verifica e infine il terzo. Poi segnaliamo il punto ai vigili fuoco, che procedono con le operazioni di scavo. Il coordinamento è sempre con i pompieri».
Un lavoro che procede per 12 ore al giorno da due giorni. Le unità cinofile iniziano alle 7 di mattina in serata tornano alla caserma della Fiananza all'Aquila. E poi si ricomincia.

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