Carte negate: diffidate due banche

Lunedì 16 Gennaio 2017
BELLUNO Non consegnano la documentazione del conto corrente, come richiesto dai clienti: banche condannate. Una decisione rapidissima e storica quella del Tribunale di Belluno, dove due clienti avevano fatto ricorso con il rito più celere, tramite lo studio Righes, specialista in diritto e contenzioso bancario.
Le ordinanze emesse contro le banche riguardano due diversi casi. Un artigiano bellunese che voleva vederci chiaro su un conto corrente con costi che occupavano gran parte delle uscite nella sua azienda. E una famiglia che si era vista chiedere dei soldi con interessi perché quindici anni prima aveva fatto da garante ad un amico. Le banche sono: in un caso Antonveneta-Monte dei Paschi di Siena, nell'altro Unicredit Leasing. Entrambe non hanno proprio risposto alle richieste dei clienti. «È non solo un problema generale di educazione spiega il legale Marco Righes ma anche un dovere imposto dalle leggi di settore e dal generale obbligo di comportarsi secondo correttezza e buona fede stabilito dall'articolo 1175 del codice civile». Questa doveri non sarebbero stati osservati delle banche. «È chiaro - prosegue Righes - che ci sarà sempre uno squilibrio tra consumatore e banca, che ha una conoscenza tecnica e proprio per questo la legge ha garantito degli strumenti per ridurre questa distanza. È importante che queste norme vengano rispettate e che il cliente abbia modo di conoscere le operazioni effettuate».
Le richieste di poter accedere alla documentazione relativa ai loro casi partono addirittura nel 2013. Le banche avevano 90 giorni per replicare ma non danno alcuna risposta. È il 2013 quando la famiglia riceve una comunicazione con cui la banca le intima il pagamento di oltre 3 mila euro per un leasing che avevano garantito a favore di un amico ancora negli anni 90: leasing già terminato ben 15 anni prima. Loro non sapevano perché fossero stati chiesti i soldi e nessuno glielo spiegava. Partono i ricorsi e la vicenda finisce in Tribunale a Belluno, dove le banche si costituiscono: le domande vengono accolte dal giudice bellunese e la causa vede soccombere gli istituti di credito, che sono obbligati a fornire i documenti. È così che la famiglia scopre che i soldi erano stati richiesti perché l'amico aveva preso alcune multe molti anni prima. Aveva pagato tutte le rate, ma erano arrivate delle multe per le quali la banca chiedeva i soldi ai garanti. A loro insaputa, i bellunesi erano anche stati segnalati alla banca d'Italia e così potevano essere ritenuti cattivi pagatori. Anche l'artigiano ottiene le carte richieste sul conto, ma manca ancora un documento. Dovrà fare un'altra causa?

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