Cancellato il profilo Indaga anche la Procura

Sabato 22 Ottobre 2016 di Aperta un'inchiesta disciplinare sul comportamento dell'insegnante del liceo
Potrà costarle anche l'abbandono della cattedra la sequela di insulti a sfondo razzista e xenofobo che la docente Fiorenza Pontini ha affidato quest'estate a Facebook. Sul tema interverrà l'organo competente, l'Ufficio Scolastico Territoriale del Veneto, in seguito alle segnalazioni che provenivano sia dal liceo Marco Foscarini (dove la docente è stata di ruolo sino al 31 agosto), sia al Marco Polo, l'attuale istituto.
L'aver espresso candidamente il suo odio verso i migranti e i rifugiati potrà quindi costare all'insegnante di inglese una sospensione non breve, con rischio di licenziamento. Anche se per ora pare che la docente potrà continuare a svolgere il suo lavoro. Sulla vicenda sta indagando pure la Procura di Venezia, coordinata dal procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito, che ha già fatto sapere come siano al vaglio le ipotesi per reati penali.
Un fatto che avrà sicuramente fatto riflettere l'insegnante, che già ieri si è scusata telefonicamente con la dirigente del liceo Marco Polo Annavaleria Guazzieri. Ma oltre alle scuse, ieri è sparito anche il profilo Facebook incriminato della Pontini, dove si potevano trovare tutte le sue affermazioni. Non è chiaro se sia stata lei stessa a chiuderlo o se siano stati i filtri della società di Mark Zuckerberg ad agire in tal senso.
Nel pomeriggio di ieri è apparso anche per poche ore un gruppo In difesa di Fiorenza Pontini, in cui si inneggiava alla libertà di opinione, ma anche al duce. Giusto il tempo di raggiungere i 30 mi piace in qualche ora e anche quello è sparito. Certo è che a mantenere il ricordo delle infelici espressioni ci pensa la rete, dove è facile reperire quanto scritto dall'insegnante.
A prendere le distanze dell'ideologia espressa dalla docente d'inglese è il liceo veneziano, che nella serata di ieri ha diramato un comunicato stampa: «Il Consiglio d'Istituto dell'I.I.S. Marco Polo Liceo Artistico di Venezia, esprime la propria estraneità ideologica a quanto asserito, sul proprio profilo Facebook, dalla docente Fiorenza Pontini. Le affermazioni della docente, riportate dalla stampa in questi giorni, risultano totalmente divergenti e in contrasto con gli orientamenti etici ed educativi del nostro liceo, diretti al rispetto della persona, al dialogo interculturale e all'accoglienza. Il Consiglio d'Istituto ha programmato per le prossime settimane una serie di iniziative e occasioni di confronto e approfondimento sui temi del rispetto della persona, dell'immigrazione, del dialogo interculturale e dell'inclusione».
I primi a sapere tutto sono stati gli studenti, che però hanno fornito testimonianze dirette sulla correttezza del comportamento in aula da parte della Pontini: «Non abbiamo mai rilevato comportamenti strani - hanno commentato - si è sempre astenuta dal dare giudizi e anche quando le è capitato di arrabbiarsi, l'ha fatto allo stesso modo degli altri professori».
Mentre dalla politica nazionale si è registrata una levata di scudi nei confronti della scuola. Un coro bipartisan con Sinistra Italiana, Pd, Udc e Forza Italia che hanno voluto porre al centro della questione l'importanza del ruolo della scuola ad educare all'accoglienza e non al razzismo.

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