BELLUNO - Allarme licenziamenti alla Camera di Commercio di Belluno. Lo spettro della chiusura degli uffici di quella che, dopo l'unione con l'ente di Treviso, è diventata solo una sede secondaria, torna prepotente in piazza Santo Stefano. A sostenere il timore dei dipendenti e dei rappresentati dei sindacati ci sono le indiscrezioni trapelate la scorsa settimana sul progetto di riforma del sistema camerale. «La bozza di decreto che circola in questi giorni riprende passo dopo passo quanto già visto a inizio anno con tutti i suoi contorni drammatici - spiegano le rsu -: svuotamento delle funzioni, smantellamento delle sedi secondarie e tagli cospicui al personale senza garanzia di rimpiego». Insomma, tra gli uffici e i corridoi dell'ente bellunese davvero si trema. Qualcosa di più in merito al proprio futuro i lavoratori lo sapranno solo dopo la riunione del consiglio dei ministri in programma venerdì ma, intanto, se ne discute. Per affrontare la questione e sensibilizzare il mondo economico e sociale della provincia sull'impatto che questa riforma potrebbe avere sull'economia locale, oggi i dipendenti si riuniranno infatti in assemblea sindacale plenaria. L'incontro prenderà il via alle 8.45 e terminerà alle 10 circa; vi sono stati invitati anche i politici locali. A sottolineare il momento difficile e per far riflettere i cittadini sugli esiti di una riforma destinata ad abbattere il sistema vicino alle imprese e al loro territorio, il servizio pubblico verrà sospeso per tutta la durata dell'assemblea.
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