Calunniò Carisdeo: tradito dalla o

Martedì 6 Dicembre 2016
Calunniò Carisdeo: tradito dalla o
Sarebbe stata una o scritta a penna a portare gli inquirenti dritti a Nico Paulon, 33enne nato a Conegliano (Treviso) e residente a Belluno. Il componente di Acqua Bene Comune, antagonista, sarebbe, secondo la Procura, l'autore dell'esposto calunnioso nei confronti dell'ex capo della Mobile Mauro Carisdeo. Contro il 33enne è scattata l'ipotesi di calunnia: le indagini a suo carico si sono concluse e il procuratore Francesco Saverio Pavone si appresta a chiedere il rinvio a giudizio.
I fatti risalgono al 9 maggio scorso quando in Procura e a altre autorità arrivano due denunce scritte a computer, sottoscritte a penna con firma fasulla. Negli esposti l'autore incolpava di abuso d'ufficio, pur sapendolo innocente, l'allora capo della Mobile della Questura di Belluno Carisdeo ora in servizio a Padova per i presunti favoritismi nei confronti della moglie avvocatessa. La denuncia infatti insinuava che le nomine di indagati o persone offese affidate al legale Barbara Bastianon, fossero influenzate dal ruolo ricoperto dal marito. Nelle denunce si riportavano anche dei casi particolari. Ad esempio Claudio Mazzaro, parte civile con l'avvocato Bastianon contro gli imputati Lorenzo Bogo e Valentina Reolon (del gruppo Acqua Bene Comune con Paulon). I due erano stati accusati della presunta aggressione a Mazzaro (condannati in primo grado a 2 anni ciascuno, pendente in Appello). L'altro caso è quello di Gregorio Coccia, il campano fermato con la droga nell'auto a Cadola lo scorso fine anno. Ma proprio in quel periodo, come ricostruito dalle indagini la coppia Carisdeo-Bastianon era in vacanza negli Stati Uniti. Ben lontana quindi da Belluno e dalla possibilità di favorire la difesa d'ufficio, che tra l'altro viene assegnata in modo casuale dalla Procura.
Nel corso delle indagini coordinate dal Procuratore Francesco Saverio Pavone, con delega agli agenti della Digos, venne chiesto a Nico Paulon (difeso di fiducia dall'avvocato Tullio Tandura) di fornire uno scritto comparativo per le verifiche e i confronti con le scritte sugli esposti. Paulon si rifiutò, ma le indagini procedettero con una consulenza sulle numerose richieste di autorizzazioni alle manifestazioni pubbliche del componente di Acqua Bene Comune. Da lì sarebbe emersa una inconfondibile o della scrittura di Paulon, la inconsapevole firma che l'antagonista avrebbe lasciato sulle denunce.

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