Cade in bici: sindaco in ospedale

Venerdì 3 Giugno 2016 di «Stavo scendendo da Ceresera e ho perso il controllo. Ringrazio soccorritori e medici»
Una spalla rotta e tre punti di sutura alla testa. Tanto spavento e la consapevolezza che alla fin fine è andata bene così. È il bilancio di una brutta caduta in mountain bike per Lino Paolo Fedon. Il sindaco di Domegge di Cadore risponde al telefono dal pronto soccorso di Belluno. Ha una spalla immobilizzata e tante ammaccature. Tranquillizza tutti sulla sua salute. Ma di certo, se l'è vista brutta. Ieri mattina è stato recuperato dai volontari del Soccorso Alpino prima di essere trasportato all'ospedale San Martino.
Fedon, 53 anni, è da sempre un grande appassionato delle due ruote. Meglio se grasse. Macina chilometri e chilometri e di cadute ne ha conosciute tante. Ma cadute da frattura, finora, no. Ieri mattina ha deciso di fare un giro breve, dietro casa. Una salita per sciogliere la gamba, nella zona sopra Limana. Solo che durante la discesa da Ceresera ha perso il controllo della bicicletta ed è finito a terra. Nell'impatto della caduta ha sbattuto la testa (forse per il caschetto allentato, dice il Cnsas che l'ha soccorso). E ha perso i sensi. Il fatto è successo attorno alle 9. Fortunatamente Fedon era uscito in mountain bike con un amico, che ha prontamente chiamato il 118 e ha saputo fornire le giuste coordinate del luogo dell'incidente. Sul posto è intervenuta una squadra del Soccorso Alpino, visto che la zona era inaccessibile per l'ambulanza. Dopo aver prestato le prime cure all'infortunato, gli uomini del Cnsas hanno caricato Fedon sulla jeep e l'hanno accompagnato fino alla strada, per affidarlo all'ambulanza. «Non mi ricordo bene cosa sia successo - raccontava ieri pomeriggio dall'ospedale, Lino Paolo Fedon -. Stavo scendendo in bicicletta da Ceresera, nella zona in cui c'è la cappella Buzzati, e mi sono ritrovato per terra, con una spalla dolorante. Ero uscito in bicicletta attorno alle 7. Doveva essere un giro breve, perché a metà mattina avevo un impegno». Al pronto soccorso i medici hanno riscontrato la frattura della spalla e una ferita alla testa. Tre punti di sutura e l'immobilizzazione dell'arto fratturato. Dopo gli accertamenti, ieri sera Fedon è stato dimesso. «Non potrò muovere la spalla per un mese - dice -. Ringrazio gli uomini del Soccorso Alpino e i medici dell'ospedale di Belluno per le cure prestatemi».

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