BELLUNO - Un documento per Zaia. Oggetto: giù le mani da caccia e pesca. Ovvero, nessun trasloco a Venezia delle competenze oggi affidate alla Provincia di Belluno. Il messaggio è stato lanciato ieri sera, nel corso di una partecipatissima riunione di tutto il mondo venatorio e dei pescatori bellunesi con la presidenza di Palazzo Piloni. Ed è stato messo nero su bianco, su un documento che stamattina verrà inviato al governatore della Regione Veneto. La richiesta, sottoscritta dai bacini di pesca e da tutte le associazioni di cacciatori, è di mantenere le competenze a Belluno. L'esatto contrario di quanto prevederebbe il collegato alla legge finanziaria regionale, che intende riportare in capo alla Regione quasi tutte le funzioni non fondamentali oggi assegnate a Palazzo Piloni. «Il mondo venatorio e alieutico chiede che le funzioni non fondamentali di caccia e pesca non vengano traslocate a Venezia - spiega Pierluigi Svaluto Ferro, consigliere provinciale con delega in materia -. Le motivazioni che invieremo a Zaia sono la peculiarità del nostro territorio e il lavoro svolto negli ultimi anni. Tra l'altro, c'è la necessità di tenere sul territorio il servizio di vigilanza delle guardie provinciali».
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