Busta e sospetta antrace inchiesta contro ignoti

Venerdì 2 Dicembre 2016
La Procura ha aperto un fascicolo per la busta minatoria inviata alla presidente della Provincia, Daniela Larese Filon. È attualmente contro ignoti e le ipotesi sono di minaccia grave e procurato allarme. Il sostituto procuratore Paolo Sartorello attende ancora gli esisti sulle analisi che si stanno effettuando sulla sostanza che era stata recapitata alla presidente in una busta.
Informalmente però è comunque già stato comunicato che non si tratta di antrace o di altre sostanze tossiche. È quindi stato scongiurato il pericolo per in dipendenti che erano entrati a contatto con la missiva, che comunque è sempre rimasta chiiusa.
L'allarme era scattato martedì 22 novembre alle 11.30 a palazzo della Provincia, dopo l'arrivo della posta. La busta era senza mittente con l'indicazione dell'indirizzo: Daniela Larese Filon, via Sant'Andrea Belluno. La segretaria la apre e si accorge che dentro c'è una piccola bustina di plastica, che contiene una polvere bianca: «Omaggio dalle piste ciclabili». La bustina resta sigillata: nessuno la apre. Scatta comunque il protocollo e intervengono i vigili del fuoco con il nucleo Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radioattivo). I dipendenti vengono fatti spogliare e gli abiti sigillati in attesa delle analisi. I risultati sarebbero pronti al Nucelo Nbcr di Mestre e, come detto, è esclusa antrace e qualsiasi altra sostanza pericolosa. Non sono però ancora state trasmesse alla Procura e polizia provinciale che sta terminando la ricostruzione su quanto accaduto per il deposito dell'informativa.

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