Buenos Aires pagherà il 150% dell'importo originario dei bond

Mercoledì 3 Febbraio 2016
ROMA - Il Ministero del Tesoro e della Finanza Pubblica della Repubblica Argentina e la Task Force Argentina (Tfa) dell'Abi hanno raggiunto un accordo preliminare per risolvere la controversia legata ai tango bond. Dell'accordo beneficeranno i 50mila italiani detentori di circa 900 milioni di dollari di obbligazioni argentine che non accettarono gli swap proposti da Buenos Aires. Secondo i termini, l'Argentina definirà tutte le richieste fondate sul diritto internazionale relative alle obbligazioni in default detenute dagli individui rappresentati dalla Tfa per un pagamento in contanti pari al 150% dell'importo originario in conto capitale di tali obbligazioni. «Spero che, dopo il via libera del Congresso argentino e la definizione delle questioni legali si possa ragionevolmente arrivare a un pagamento ai nostri risparmiatori verso maggio/giugno», afferma il presidente della Tfa (task force Argentina) Nicola Stock dopo l'accordo preliminare raggiunto con Buenos Aires per chiudere il contenzioso sui tango Bond. «È importante che sia in contanti - spiega - perché molti obbligazionisti sono anziani e hanno atteso molti anni».
Il 23 dicembre 2001 La Repubblica Argentina ha dichiarato la moratoria sul debito pubblico, sospendendo il pagamento degli interessi ed i rimborsi del capitale in scadenza. Il 18 settembre 2002 Viene costituita la TFA (Task Force Argentina) allo scopo di tutelare a titolo gratuito gli interessi di piccoli investitori italiani in titoli di emittenti argentini, pubblici e privati. La TFA raccoglie deleghe da 450.000 investitori privati per circa 14 miliardi di euro.

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