Bogo-Reolon scagionati in Appello

Mercoledì 18 Gennaio 2017
Bogo-Reolon scagionati in Appello
BELLUNO - Assolti perché il fatto non sussiste. La corte d'Appello ha ribaltato la condanna a Lorenzo Bogo e a Valentina Reolon per l'aggressione in via Roma. Ieri pomeriggio la gioia per i due attivisti della Casa dei Beni Comuni alla lettura della sentenza di secondo grado a Venezia. Le motivazioni si conosceranno tra 60 giorni. I due imputati erano difesi dall'avvocato Nicola Canestrini di Rovereto.
La sentenza di primo grado pronunciata dal giudice Domenico Riposati nel novembre de 2014 in Tribunale a Belluno era di doppia condanni. Due anni di reclusione ciascuno per Bogo e Reolon, con pena sospesa e 40 mila euro di risarcimento. I soldi del risarcimento erano stati prelevati dalla paga degli imputati e accantonati in un libretto: ora con l'assoluzione anche il risarcimento decade e i soldi tornano ai due.
L'accusa era di lesioni aggravate per aver rotto una gamba a Claudio Mazzaro, che aveva fatto il saluto romano la sera del 5 dicembre di sette anni fa. La presunta vittima aspettò nove giorni prima di denunciare l'aggressione: ormai le immagini delle telecamere della videosorveglianza erano già state cancellate dai vigili di Belluno. Il giorno dopo alla sentenza di condanna, qualcuno si presentò dai carabinieri per autodenunciarsi e ora è nei guai per l'autocalunnia. Per la Procura di Belluno nell'ora dell'aperitivo i tre s'incontrarono al bar vicino al Tribunale. Mazzaro fece il saluto romano, e venne rimproverato da Bogo e Reolon, poi le scuse e pare che la presunta vittima avesse anche offerto da bere alla coppia. I tre si incontrano qualche ora dopo al Mazzini, lì avviene un'altra lite. Quando Mazzaro va verso casa in via Roma viene raggiunto dalle spalle da qualcuno: gli fa uno sgambetto e lo fa cadere.

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