Berlusconi: il centrodestra marcerà ancora compatto

Lunedì 23 Maggio 2016 di Azzurri e Fratelli d'Italia separati alle elezioni? «È solo una questione romana» Per l'ex premier «solo Alfio può battere la Raggi». Il coordinamento di Bertolaso
Berlusconi: il centrodestra marcerà ancora compatto
Prima dice che «è solo una questione romana» e che quindi Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia continueranno a marciare uniti alle politiche: «La coalizione di centrodestra - assicura - non è finita». Poi però Silvio Berlusconi, seduto accanto a Marchini in Campidoglio per presentare la giunta dell'ingegnere, boccia (senza nominarla) l'alleata Giorgia Meloni, «perché chi ha un'esperienza politica, anche se ottima, non può risollevare i problemi di Roma: qui non servono i campioni del bla-bla-bla e solo Marchini può battere la Raggi». La sala è gremita di azzurri e marchiniani. Clima da stadio, afa niente male. In prima fila lo stato maggiore di Forza Italia (i capigruppo Gasparri e Brunetta, l'europarlamentare Antonio Tajani, Renata Polverini e Mariarosaria Rossi, la capolista alle comunali Alessandra Mussolini) si gode la strana coppia. «Alfio» e «Silvio», un tandem che da qui al 5 giugno si farà rivedere insieme «perché vogliamo vincere sul serio», dice il coordinatore cittadino Davide Bordoni. Marchini e Berlusconi si dividono i compiti e si danno di gomito. Il primo squaderna i 12 nomi del suo «dream team» per gestire la Capitale, sotto il coordinamento di Guido Bertolaso, che «sarà punto di riferimento per le emergenze h24». Il secondo coglie l'occasione per guardare oltre le amministrative. «Le elezioni sono molto importanti per Roma ma sono anche il primo momento - spiega l'ex premier - il secondo è il referendum, in cui daremo un avviso a preciso a Renzi di andare a casa». Segue una strenua difesa della Costituzione che «un governo abusivo vuole cambiare» in uno scenario a tinte fosche: «Siamo un Paese con la democrazia sospesa». A dire il vero anche Marchini in apertura ha fatto la propria parte attaccando Renzi e Palazzo Chigi: «Non si sa dove finisca il Pd e dove inizino le istituzioni: adesso promettono un miliardo ma tanto non vinceranno le elezioni». Poi è la volta della squadra, anzi della prima tranche di nomi che lavorerà fin da subito. Dall'ex campionessa olimpica Manuela Di Centa all'architetto Francesco Karrer, dall'economista Gianfranco Polillo, già sottosegretario al Mef nel governo Monti, all'avvocato della Consob Alessandra Tripaldi, dal cardiologo Cesare Greco all'ex vicecomandante generale della Guardia di Finanza Ugo Marchetti «il mio braccio destro e sinistro». C'è spazio anche per Agostino Miozzo, esperto dei processi migratori nel Mediterraneo, già braccio destro di Guido Bertolaso alla Protezione civile. Marchini li presenta uno per uno e ammette: «Io non sono Superman, serve una squadra di fuoriclasse per rivedere il modello di Roma: non serve l'uomo solo al comando». Michele Placido non c'è, ma «darà una mano» per i teatri di cintura. Berlusconi guarda chi è seduto con lui a questo tavolo e fa l'elogio degli «uomini del fare».
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