Berlusconi: devo tornare con gente nuova o

Mercoledì 30 Dicembre 2015
Berlusconi: devo tornare con gente nuova o
NAPOLI - Il rischio è che l'Italia finisca in mano ad una «banda di incapaci e di sfasciacarrozze, il Pd e il M5S». E così Silvio Berlusconi riprova «a fare il miracolo». Promette una «discesa in campo» e si dice anche sicuro di «poter vincere» su Renzi e il centrosinistra. Certo «bisognerà rimboccarsi le maniche» e altrettanto certamente «servono forze nuove e unità».
Ma il Cavaliere non ci pensa proprio a mollare, anzi, nonostante gli scricchiolii nel suo partito, le polemiche, i cambi di casacca (ultimamente verso il transfuga Verdini). Promette battaglia e agli italiani assicura una squadra di governo di qualità che saprà garantirli. Gli auguri a militanti ed elettori, il presidente di Forza Italia decide di farli così. Con un netto «tocca a noi» che ripete più volte nel corso del collegamento telefonico al galà del partito che il deputato Paolo Russo ogni anno organizza a San Vitaliano, comune della provincia di Napoli. Il Cavaliere ribadisce che quella attuale è una situazione «paradossale». E spiega perchè. «Non siamo più in una democrazia, l'attuale governo non è sostenuto da una maggioranza legittima ed ha un presidente abusivo - dice - È un governo contro il valore del popolo, ci sono 50 senatori che erano stati eletti dagli elettori del centrodestra, per contrastare la sinistra e che hanno tradito il voto. Senza di loro il governo cadrebbe».
«Usciremo da questa situazione? Sì e si spera il prima possibile con lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni - afferma l'ex premier - ma se questo non avverrà in tempi brevi dovrà avvenire intorno al 2017, primi mesi 2018. Per allora dobbiamo essere pronti».
Per convincere gli italiani che lui pronto già lo è, annuncia che la squadra di governo sarà composta da 12 ministri, «persone stimate perché nella vita hanno avuto successo», ministri che rappresenteranno le forze di coalizione, Fi, Lega Nord e Fratelli d'Italia. «Dormo poco la notte e lavoro tanto durante il giorno per fare in modo che l'Italia non faccia una brutta fine», ripete l'ex premier che sostiene anche di poter contare su una maggiore vicinanza della gente («per me bloccano il traffico») visto che si sono resi conto del «martirio subìto». E anche se resterà incandidabile («sono certo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ribalterà il verdetto») è convinto che potrà contare su un valore aggiunto perché «gli italiani capiranno che io lotto non per una mia ambizione, ma per il Paese».

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