BELLUNO - (D.T.) È fine giugno e si vede. Neanche le piogge e i temporali del

Lunedì 26 Giugno 2017
BELLUNO - (D.T.) È fine giugno e si vede. Neanche le piogge e i temporali del mattino sono riusciti a trattenere in città gli elettori. Molti quelli che hanno optato per una giornata in spiaggia o per un giro fuori porta, nonostante il meteo. Molti anche quelli che non credono al voto, neppure quando è amministrativo. Moltissimi, sicuramente, anche i cittadini che hanno volutamente scelto di non votare, convinti che la loro x non doveva andare a nessuno dei due candidati in lizza al ballottaggio. Fatto sta che ieri hanno votato in pochissimi. Solo il 41,17%, il dato più basso di tutti i capoluoghi di provincia del Veneto (a Padova si è raggiunto il 57%, a Verona il 42,39%). Un segnale di disaffezione che fa il paio con l'affluenza del primo turno (fermatasi al 50,26%). E che va ben oltre la data del calendario, tutt'altro che elettoralmente valida. Urne deserte. Quasi balneari, in barba al tempo da tregenda di ieri mattina. Il rilevamento di mezzogiorno diceva che ad esprimere il diritto di vota era stato solo il 9,42% degli aventi diritto. Significa che prima di pranzo meno di un bellunese su 10 aveva ritirato la scheda elettorale. Al primo turno (l'11 giugno scorso) il dato era stato molto basso; eppure, era esattamente il doppio, 17,59%. Nel corso del pomeriggio è migliorato il meteo, ed è aumentato anche l'affetto dei bellunesi nei confronti del ballottaggio: alle 19 infatti, la quota degli elettori recatisi in cabina elettorale arrivava al 31,09%; un dato molto vicino (seppur inferiore) a quello del primo turno, quando l'affluenza era arrivata al 36,09%. È stato quello il picco: il seggio 2 (Gabelli) è passato dal 9% delle 12 al 32,25 delle 19; il seggio 17 (Castion) viaggiava quasi al 34% all'ora di cena, dopo essersi fermato all8,5% alle 12. Evidentemente i bellunesi hanno optato per un voto pomeridiano o per un voto-aperitivo, prima di cena. Perché dopo le 19 il dato non si è mosso più di tanto. Il rilevamento a chiusura dei seggi, alle 23 in punto, si è fermato a quota 41,17%. Decisamente inferiore al 50,25% (già bassissimo) del primo turno. Tra le zone più elettoralmente attive spicca Cavarzano: il seggio 23 di Mur di Cadola ha sfiorato il 50%. Bocciati gli elettori di Badilet: le due sezioni (la 18 e la 19) si sono fermate al 21%.

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