BELLUNO - (a.tr.) Rivoluzione o tutto come prima? Si vedrà. La mozione di Insieme

BELLUNO - (a.tr.) Rivoluzione o tutto come prima? Si vedrà. La mozione di Insieme per Belluno sulla rimozione dei dirigenti e il ripensamento dell'intera organizzazione della macchina comunale passa. Ma con tanti dubbi, dopo un lungo dibattito e con il no assoluto di Ida Bortoluzzi e Maria Cristina Zoleo. Insomma, se cambiamento dev'essere i consiglieri dicono sì ma con riserva. Perché in tanti, ieri pomeriggio in sede di consiglio comunale, il vero nocciolo del testo presentato dal gruppo di Emiliano Casagrande, Fabio Rufus Bristot ed Ermano De Col, non l'avevano capito. Di fatto cosa cambierà da qui in avanti non è chiaro. Delle tre figure apicali di Palzzo Rosso, infatti, due sono a tempo indeterminato e la terza è stata assunta a scavalco con un altro ente pubblico con un contratto part time. Forse prenderà il via una discussione, un confronto in commissione per iniziare a distribuire diversamente i compiti. «Notiamo come la struttura comunale, oggi, sia rigida e mal funzionante ha spiegato Casagrande illustrando la mozione -, l'area dirigenziale si è ridotta da sei a tre dirigenti e si ridurrà ancora in futuro per cui, così com'è, non potrà essere portata avanti». La piramide, in poche parole, non funziona più. La struttura da pensare per organizzare e suddividere il lavoro all'interno del municipio dovrebbe essere, secondo Insieme per Belluno e su questo trova d'accordo anche il sindaco Jacopo Massaro, orizzontale. Cosa si intenda con questo in molti tra i consiglieri, ieri, l'hanno domandato non riuscendo ad vedere fino in fondo il tracciato da seguire ma solo Ida Bortoluzzi vi si è davvero opposta. «Non avere i dirigenti è un grave errore ha spiegato nel suo intervento -, la mozione, tra le righe, esprime un'avversione di chi la propone verso queste figure apicali».