Anche al ballottaggio la sfida finisce 33 seggi a uno

Martedì 27 Giugno 2017
BELLUNO - (D.T.) Stessa geografia del primo turno. Il ballottaggio non rimescola le carte. Più che altro, conferma e riadatta, senza modificare la morfologia. Difatti, l'unica roccaforte gambiana rimane Tisoi (a due passi dall'abitazione del candidato), esattamente come al voto dell'11 giugno. Massaro invece mette la bandierina in tutto il resto del territorio comunale, con picchi di alto gradimento soprattutto tra Mussoi, Chiesurazza e Cavarzano. Esattamente come due settimane fa. La mappa del voto è chiarissima: sui 34 seggi in cui sono divisi gli elettori bellunesi, 33 vanno al sindaco uscente, solo uno allo sfidante. Ecco spiegato il divario tra gli 8.511 voti di Massaro (equivalenti al 63,15%) e i 4.967 voti di Gamba (il 36,85%). Un divario che risulta decisamente più contenuto in alcune zone della città. Al seggio 15, ad esempio, a Castion, Gamba ha incrementato i voti rispetto al primo turno (è passato da 111 a 142), mentre Massaro ha mantenuto sostanzialmente invariati i suoi consensi (181 l'11 giugno, 192 al ballottaggio). Anche al seggio 17 (sempre a Castion), il gap risulta ridotto rispetto alle piazze massariane (210 Massaro, 142 Gamba). Di segno completamente diverso Mussoi (al seggio 4, 300 voti per Massaro, solo 121 per Gamba), Chiesurazza (310 contro 116), e Cavarzano (al seggio 24 di Mur di Cadola, 321 per Massaro, 155 per Gamba). In tutte le sezioni, gli sfidanti hanno guadagnato voti rispetto al primo turno. Tranne nella 5 (Mussoi), dove Gamba aveva 132 voti l'11 giugno, 130 al ballottaggio.

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