All'indomani delle rivelazioni sugli atti di nonnismo tra le storiche mura dell'istituzione,

Lunedì 24 Ottobre 2016
All'indomani delle rivelazioni sugli atti di nonnismo tra le storiche mura dell'istituzione, ieri pomeriggio il collegio universitario Don Mazza ha aperto regolarmente il grande portone per accogliere gli studenti fuori sede per la nuova settimana di studi. L'atmosfera era però tesa e preoccupata dopo che sono emerse violenze perpetrate dagli studenti più anziani nei confronti dei più giovani. Nonostante la giornata festiva, il direttore di Padova, don Flavio Gelmetti, si è riunito con i colleghi arrivati anche dalle altre sedi, Verona e Roma, per definire la posizione ufficiale, che verrà resa nota oggi, rispetto all'accaduto. L'episodio che ha fatto emergere il bullismo è avvenuto durante la festa delle matricole tenutasi giovedì scorso nel collegio durante la quale un ragazzo già laureato si è infiltrato nei festeggiamenti ed ha frustato una matricola. Sono stati gli stessi studenti del Don Mazza ad allontanare l'intruso mentre il giovane oggetto della inqualificabile violenza era tornato dalla famiglia lasciando per sempre il collegio. Un episodio che porterà sicuramente a maggiori controlli sugli studenti ospitati nel collegio e sulle eventuali feste che questi volessero organizzare. Venerdì scorso, appena informato dell'accaduto lo stesso direttore si è recato dallo studente che aveva subito le frustate per porgere le sue personali scuse e quelle dell''intero istituto. La sera della festa delle matricole a sorvegliare i 120 ospiti del collegio, distribuiti su 5 piani, c'erano il direttore ed il suo assistente don Luca Corona che nega ci siano stati episodi simili in passato. «Don Flavio ha voluto incontrare il ragazzo per sentire dalla sua voce l'accaduto e per porgere le nostre scuse ha spiegato Don Luca il ragazzo ha riconosciuto quanto è successo ma lui stesso non vi ha dato grande peso». A condannare l'accaduto anche Alvise Paolucci, attuale Tribuno dei goliardi dell'Università di Padova che vantano una plurisecolare tradizione. «Quanto accaduto al Don Mazza con atti degradanti a danno delle matricole non ha nulla a che vedere con la goliardia come istituzione ha commentato il Tribuno la goliardia ha l'obiettivo di mantenere viva una tradizione storica e culturale e nulla di quanto è successo al collegio ha a che vedere con noi. Esistono anche nella goliardia riti di iniziazione ma non sono nulla di tutto ciò, la dignità della persona è un valore irrinunciabile. Purtroppo non è la prima volta che succedono fatti di questo tipo nei collegi ma non si può parlare di goliardia, si tratta di bullismo».
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