Al centro vere e proprie voragini: auto a rischio

Giovedì 20 Luglio 2017
Sta perdendo i clienti per colpa della strada. E adesso comincia a perdere le speranze di vedere un po' di asfalto nuovo. Storie di ordinaria manutenzione mancata: il tocco del degrado raggiunge anche Col di Roanza. Ed è ben visibile sulla strada che da Sopracroda sale fino all'attacco dei sentieri del Serva. Soprattutto nell'ultimo pezzo, quello che porta al rifugio-ristorante. Le buche sulla carreggiata sono talmente profonde ed estese che diventa difficile avventurarsi fino al locale di Cristina Fornasier. «Tanti clienti non vengono più - racconta con un velo di disperazione la gestrice del rifugio -. Mi hanno detto espressamente che hanno paura di rompere la macchina». Non è un timore: è un rischio concreto per chi sale in via Col di Roanza. Le condizioni della strada mettono a dura prova sospensioni e ammortizzatori. L'asfalto è solo un pallido ricordo negli ultimi tre-quattrocento metri prima del rifugio, concentrato soprattutto al centro della carreggiata: ai lati, infatti, l'erosione di piogge e ghiaccio e le mancate manutenzioni hanno fatto disastri. L'asfalto è diventato polvere. La strada risulta mangiata a chiazze larghe diversi metri. E profonde fino a 30 centimetri abbondanti. Insomma, vere e proprie voragini: finirci dentro con una ruota può voler dire lasciarci la macchina. Come se non bastasse, i tombini e le canalette di scolo sono ostruiti da foglie, ghiaia e terra: quindi non svolgono la loro funzione e l'acqua piovana corre sulla strada aumentando l'effetto di erosione. Poco prima dell'incrocio con la stradina di Col Fiorito, una nuova buca, con evidenti perdite d'acqua da sotto la carreggiata. «La strada è un vero e proprio disastro - continua la gestrice del Rifugio Roanza -. I lavori boschivi fatti nei mesi scorsi hanno contribuito alle rotture dell'asfalto. So che il Comune ha dato l'autorizzazione a fronte di una fidejussione per il ripristino della strada. Aspettiamo di vedere i lavori, perché al momento non è stato fatto niente. Si parla di valorizzazione turistica: per quanto mi riguarda, sto perdendo i clienti. In più, una strada in queste condizioni, oltre a essere pericolosa, dà anche un impatto psicologico negativo e una sensazione di degrado».

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