AGORDO
Il confronto-scontro tra i sindaci Silvia Tormen, di Taibon, e Andrea

Lunedì 9 Ottobre 2017
AGORDO
Il confronto-scontro tra i sindaci Silvia Tormen, di Taibon, e Andrea De Bernardin si fa serio diventando rissa verbale. Terreno di scontro è la sanità. «La collega Tormen - attacca il sindaco di Rocca Pietore - persevera con uscite personali o pseudo personali, all'affannosa ricerca di quella visibilità che, forse, parlando delle attività che spero stia portando avanti nel suo Comune, non le riuscirebbe con altrettanta efficacia. Il fatto che Tormen faccia parte di un gruppo di lavoro (gruppo sanità dell'Unione montana Agordina ndr) non le dà il permesso di ergersi paladina di battaglie anche a nome dei colleghi, senza averli prima nemmeno sentiti. I gruppi di lavoro non sono eterni e nessuno obbliga nessuno a rimanerci ma se si è parte di uno di essi, bisogna rapportarsi con i colleghi, altrimenti, si esce dal gruppo stesso e si combattono le battaglie a livello personale».
Secondo De Bernardin attorno alla questione del Pronto Soccorso di Agordo c'è un sostanziale quanto pericoloso silenzio degli altri colleghi e al contempo, il mondo del virtuale si sia invece scatenato in articolate discussioni senza conoscere i risvolti. Forse il sindaco di Rocca Pietore si riferisce anche ad un post a firma di Fabio Lanciato (che ben conosce le dinamiche della Usl 1) postato sulla pagina Sei di Agordo se. «Non ci sono parole - di legge -. Senza entrare in valutazioni politiche mi limito a constatare che con sindaci come De Bernardin abbiamo poche possibilità di mantenere i servizi nella nostra vallata. Un plauso e tutto il sostegno al sindaco di Taibon».
Sulla questione Pronto Soccorso, alcuni mesi fa De Bernardin aveva proposto in Conferenza dei sindaci di mettere 5 milioni del Fondo Comuni di Confine, sul pronto soccorso dell'ospedale di Agordo, finalizzati ad una sua integrale ristrutturazione. La stessa Conferenza dei sindaci, Tormen in testa, aveva scelto che fossero più che sufficienti 2,5 milioni. La Regione successivamente stanzia 500 mila euro da abbinare ai 2,5 milioni e parte col progetto di ristrutturazione. «Ora, Tormen capo popolo - insiste De Bernadin - in considerazione del ridimensionamento della segreteria di radiologia e del laboratorio analisi, ridimensionamenti che fanno parte di strategie ormai condivise non solo a livello regionale bensì nazionale e più in generale europeo, ipotizza di togliere i 2,5 milioni del Fcc (Fondi comuni di confine) destinati al pronto soccorso, rinunciando al progetto in corso d'opera». In considerazione che fra i vari stanziamenti dei fondi di confine proposti dai sindaci per varie progettazioni, è recentemente emerso che alcuni di essi non sono attuabili e conseguentemente si sono nuovamente liberate le relative somme che devono quindi essere rimodulate per non perderle, per questo i sindaco rocchesano ripropone di portare a 5 milioni il contributo del Fondo per il pronto soccorso. «Oppure - conclude - come vogliono Tormen, i suoi seguaci navigatori del vitual-web, si intende forzare la mano per obbligare la Usl a mantenere tutti i servizi dell'ospedale attualmente funzionanti? Rischiando di mandare a monte l'unica proposta davvero concreta come la ristrutturazione del pronto soccorso?».
Mirko Mezzacasa

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