2016: oltre un infortunio al giorno

Mercoledì 18 Gennaio 2017
2016: oltre un infortunio al giorno
Cinquecentoventicinque segnalazioni di infortunio sul lavoro avvenuti sul territorio, di cui 3 mortali e 6 infortuni gravi che hanno superato la prognosi di 40 giorni al momento dell'evento infortunistico e dell'accesso in ospedale. Sono questi i numeri pervenuti nel 2016 allo Spisal di Feltre tramite gli accessi al pronto soccorso e le chiamate Suem. Lo Spisal di Feltre lo scarso anno ha effettuato 40 indagini di infortunio, nei casi più gravi e al fine di verificare la dinamica dell'infortunio e l'eventuale coinvolgimento di macchine e attrezzature. Da queste indagini risulta che in 27 casi (67%) gli eventi infortunistici risultavano accidentali, in 10 casi (25%) sono state riscontrate carenze e omissioni nelle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro. Carenze e omissioni che erano a carico dei datori di lavoro, in 2 casi di macchine non a norma, in 2 casi di ambienti non organizzati. In 6 casi dei 10 sono stati riscontrati comportamenti errati dei lavoratori stessi, a fronte di corretta formazione e presenza di procedure di lavoro.
«Lo stress in chiave negativa e legato all'attività lavorativa si manifesta quando le richieste dell'ambiente di lavoro sono eccessive e superano le capacità del soggetto ad affrontarle. Per ridurre lo stress negativo al lavoro, questo va conosciuto, occorre informazione, formazione ed esperienza in qualsiasi settore lavorativo e occorre instaurare un buon clima, così come occorre pianificare e organizzare il lavoro» spiega Nicoletta De Marzo, responsabile dello Spisal di Feltre. Secondo le indicazioni nazionali, lo stress negli ambienti di lavoro si valuta considerando gli eccessivi periodi di assenze per malattie e infortuni, così come la mancata fruizione delle ferie, e i turni di lavoro, anche notturni, associati a eccessive ore di straordinario e alla disorganizzazione del lavoro possono essere concause degli infortuni. «È riconosciuto che lo stress lavoro correlato (Slc) possa colpire tutti i settori lavorativi e che esso sia destinato a diventare in pochi anni uno dei più importanti problemi di salute per i lavoratori», afferma Maria Chiara Targon, del servizio di medicina preventiva dell'ospedale di Belluno. Lo stress comunque insorto determina malattie cardiovascolari (dall'ipertensione all'infarto cardiaco), malattie psichiche (depressione e crisi di panico) e gastrointestinali (colon irritabile). In provincia sono stati istituiti presso le sedi Spisal lo sportello informativo per la valutazione del rischio stress e lo sportello di assistenza e di ascolto sul mobbing, sul disagio e sullo stress psicosociale nei luoghi di lavoro. Allo sportello di Feltre nel 2016 hanno avuto accesso 5 lavoratori per la valutazione del proprio caso o per avere informazioni. Tre casi sono stati inviati ai Centri di riferimento provinciale di Belluno e Treviso. Nel 2013-2015 hanno avuto accesso 8 casi sia da strutture pubbliche che private.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci