C'erano i ragazzi dell'88, la sua classe, che l'hanno accompagnato ciascuno con un fiore diverso in mano e c'era la sua vice quando lui era diventato sindaco del «Governo dei ragazzi» di Fiumicello nel 2001, a 12 anni. Le loro voci si sono susseguite nella palestra a ricordare dove e come è cominciata la passione di Giulio per l'attenzione agli altri, la passione civile, la dedizione all'impegno con serietà e costanza. Eppure, il loro non è stato uno sguardo rivolto al passato. Anzi, sospinti dal «combattente» Giulio, «ti diamo la nostra parola», ha affermato Veronica Boldrin unendosi a Silvio, Fabio, Marta, Antonella e Rosanna che furono i consiglieri comunali della Giunta Regeni, che «avremo lo sguardo rivolto al mondo, partendo da Fiumicello dove abbiamo imparato a essere responsabili nella società». Il coetaneo Alessio Presot, inseguito dalla commozione. «Eri il più alto di tutti, avevi sempre il sorriso sulle labbra, eri giusto, onesto, coraggioso. Se fossi qui, ci diresti: combattete. Lo faremo, il sacrificio che hai compiuto lo porteremo sempre con noi». Kalam, amica di gioventù: «Potranno recidere tutti i fiori, ma non si ferma la Primavera, il tuo sorriso, la tua fiducia nell'essere umano».
Antonella Lanfrit
© riproduzione riservata
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