Valls verso la candidatura «Difenderò il bilancio»

Sabato 3 Dicembre 2016
PARIGI - Avanti tutta per Manuel Valls. Media e commentatori a Parigi non hanno dubbi: dopo la rinuncia di Francois Hollande a un secondo mandato all'Eliseo, annunciata l'altra sera nel commosso messaggio televisivo alla nazione, il suo fedele primo ministro ha campo libero. Addirittura un «boulevard», commenta qualcuno nella capitale spiazzata dalla mossa a sorpresa del presidente uscente - il più impopolare della storia della Quinta Repubblica -, che aveva anticipato solo a una manciata di fedelissimi tra cui la ministra ed ex compagna di una vita, Ségolène Royal. Da Valls ora tutti attendono le dimissioni dalla poltrona di Matignon e la successiva candidatura alle primarie di gennaio. La competizione in cui militanti e simpatizzanti della gauche saranno chiamati ad eleggere il loro candidato all'Eliseo. «Lo farà presto», assicura un ministro citato dall'Obs.fr. Qualcuno pensava già ieri. Ma per ora niente. Fonti ben informate evocano una «soglia di decenza». Leggi: precipitarsi sulla candidatura a solo poche ore dal beau geste di Hollande non sarebbe di ottimo gusto. I candidati alle primarie hanno tempo fino al 15 dicembre per iscriversi ma molti sono convinti che Valls si dichiarerà prima, molto prima di quella data. Del resto, nella sua dichiarazione di ieri sembra già attribuirsi il ruolo di leader socialista successore di Hollande. «La storia metterà nella giusta prospettiva l'azione dei cinque anni» di Hollande. «Dobbiamo difendere questo bilancio e lo farò», ha assicurato il premier col pallino di Tony Blair, rendendo al suo mentore l'onore delle armi. «La decisione del presidente - ha continuato - è quella di un uomo di Stato, una scelta maturata e riflettuta a lungo».

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