Terremoto, alla ricostruzione tutto l'8 per mille dello Stato

Domenica 24 Settembre 2017
Terremoto, alla ricostruzione tutto l'8 per mille dello Stato
LA SCELTA
ROMA Tutte le risorse dell'8 per mille dello Stato all'emergenza sisma che ha colpito il Centro-Italia. Ieri il consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la deroga ai criteri di utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) a diretta gestione statale ai fini della ricostruzione e del restauro del patrimonio culturale danneggiato dagli eventi sismici dal 24 agosto 2016. È quanto si legge in una nota del Consiglio dei ministri. «La deroga, - prosegue il comunicato - che riguarda le quote derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025, si rende necessaria per consentire l'immediata assegnazione delle quote parte ai beni culturali dei comuni terremotati per l'anno in corso e per il 2018, anziché a partire dal 2019 come attualmente previsto, in modo da accelerarne la ricostruzione». La deroga è stata approvata a norma dell'articolo 2-bis, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, che consente di concentrare le risorse per specifici interventi, tenendo conto di situazioni urgenti ed eccezionali.
LE REGOLE
Di regola invece le risorse raccolto sono indirizzate e spese su vari fronti. In questo modo invece l'esecutivo dà un segnale chiaro, concentrando le forse verso un solo obiettivo. Ma nella giornata di ieri Gentiloni ha anche informato il Consiglio dei ministri dell'intenzione di nominare Paola De Micheli sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio. La De Micheli cesserà quindi dalla carica di Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze. Da palazzo Chigi, tra l'altro, la De Micheli si occuperà della ricostruzione post terremoto. La sottosegretaria infatti ricopre il ruolo di commissario straordinario dopo la decisione di Vasco Errani di lasciare l'incarico. Proprio la De Micheli, in uno dei suoi primi interventi da commissario straordinario, aveva detto di voler semplificare al massimo le procedure. «Non possiamo avere case senza commercianti o senza scuole: sia la ricostruzione pubblica che quella privata devono avere la stessa velocità».
R. EC.
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