Soldi a chi pratica prostituzione gay

Martedì 21 Febbraio 2017
Soldi a chi pratica prostituzione gay
ROMA - L'Unar, Ufficio antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio, è nella bufera dopo le polemiche sui finanziamenti a associazioni gay scatenate da un servizio delle Iene, e il suo direttore, Francesco Spano, si è dimesso ieri sera dopo un lungo colloquio a Palazzo Chigi con il sottosegretario Maria Elena Boschi.
Dimissioni che «vogliono essere un segno di rispetto al ruolo e al lavoro che ha svolto e continua a svolgere l'Unar» sottolinea Palazzo Chigi in una nota, in cui si precisa che «disporrà la sospensione in autotutela del Bando di assegnazione oggetto dell'inchiesta giornalistica, per effettuare le ulteriori opportune verifiche. I relativi fondi, comunque, non sono stati ancora erogati».
A chiedere a gran voce le dimissioni di Spano e la chiusura dell'Ufficio sono stati, ieri per tutta la giornata, numerosi parlamentari di un arco che va dal centrodestra alla Lega Nord al M5S. Il motivo, un servizio delle Iene trasmesso domenica sera su Italia 1, nel quale si accusa l'Unar di aver finanziato un'associazione di persone omosessuali a cui fanno capo circoli nei quali si praticherebbe prostituzione maschile, e il direttore dell'Ufficio di essere socio di questa stessa associazione e dunque, secondo le accuse, in palese conflitto di interesse.
La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è stata la prima a protestare con veemenza e ad annunciare la presentazione di un'interrogazione urgente al Governo per chiedere la chiusura immediata dell'Unar e le dimissioni del suo direttore. Il senatore Carlo Giovanardi ha chiesto che il premier Paolo Gentiloni o il sottosegretario Maria Elena Boschi «si presentino in Aula a spiegare come sia possibile che la Presidenza del Consiglio tramite l'Unar finanzi circoli dove si pratica la prostituzione e ogni tipo di aberrazioni sessuali, come ha dimostrato nei particolari il servizio delle Iene».
Richieste di chiarimenti da parte del Governo sono state avanzate anche da Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega in Senato. «L'Unar è una vergogna da abolire» è insorto il senatore di Forza Italia Lucio Malan, e gli ha fatto eco Gaetano Quagliarello di Idea che parla di «ente inutile, costoso e dannoso». Protesta contro il servizio invece dalle associazioni Lgbt.

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