Siccità, a Roma l'acqua sta finendo

Domenica 23 Luglio 2017
L'acqua a disposizione della Capitale «sta finendo», come sottolinea il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. E, se la situazione non muterà decisamente nei prossimi giorni, dal prossimo fine settimana si partirà con le interruzioni dell'erogazione idrica nella Città eterna. Con il Governo pronto a intervenire: «Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica», annuncia il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, parlando della situazione di siccità in atto. E di «situazione critica» a Roma parla il titolare dell'Ambiente Gian Luca Galletti: «C'è da scongiurare innanzitutto un danno ambientale per il lago (di Bracciano, ndr) e allo stesso tempo evitare un disagio forte a migliaia di cittadini romani - spiega Galletti - Il passaggio per il Lazio a una condizione di severità idrica alta permette di attivare sia le procedure a sostegno del settore agricolo che la concessione eventuale dello stato di emergenza da parte della Protezione civile, su richiesta regionale».
Alla base dei possibili razionamenti c'è la decisione della Regione Lazio che ha decretato lo stop, a partire da venerdì prossimo, dei prelievi di acqua dal lago di Bracciano, preziosa riserva idrica a nord della Capitale. Una decisione definita «abnorme e illegittima» dall'Acea Ato 2, l'azienda che gestisce la distribuzione di acqua potabile a Roma. Un atto «soprattutto inutile rispetto alla tutela del lago - spiega il presidente Paolo Saccani - Acea sta derivando 86 mila metri cubi al giorno, a cui corrisponde un abbassamento di 1,5 millimetri, ma il lago di Bracciano è profondo 164 metri». In serata la Regione ribatte che i prelievi verranno sospesi perché Acea avrebbe superato i limiti stabiliti.
Nel frattempo si cerca una soluzione, con Virginia Raggi, chiamata in causa dall'opposizione, che chiede agli altri attori di trovare un accordo: «Sia fatto tutto il possibile per assicurare l'acqua ai cittadini». Per trovare possibili rimedi entro giovedì sono attesi uno o più incontri tra la Regione Lazio e l'Acea, che - in caso di fumata nera - potrebbe procedere ad un ricorso contro la decisione sullo stop ai prelievi dal lago di Bracciano. Giovedì è prevista al ministero dell'Ambiente una riunione dell'Osservatorio permanente sull'Italia centrale. «Acea ha ridotto la captazione di acqua dal bacino di Bracciano negli scorsi mesi - ricorda la sindaca - Allo stesso tempo sta monitorando e riparando la rete idrica per mettere fine alle dispersioni. Insomma, un bel cambiamento rispetto al passato».
Le condizioni di siccità in varie Regioni «hanno prodotto, e stanno producendo, un grave danno economico alle colture e agli allevamenti. Le prime stime evidenziano perdite di produzione nell'ordine del 40-50% nel settore cerealicolo, oltre ad una consistente contrazione nella produzione nazionale di latte». Lo afferma il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf). Secondo un'analisi del Crea, ente di ricerca del Mipaaf, sottolinea il ministero in una nota, «nel solo 2016, la temperatura media annua ha segnato un nuovo record, risultando superiore di +1,35 gradi, rispetto al trentennio 1961-1990. A questa situazione, si devono aggiungere le anomalie idrologiche e termiche che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, con temperature nettamente superiori alla media (+3,2 gradi), associate ad una forte riduzione delle precipitazioni (-53% rispetto alla media del mese di giugno)».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci