Schauble: la Ue controlli i bilanci Renzi: deve iniziare dal vostro

Mercoledì 23 Novembre 2016
Schauble: la Ue controlli i bilanci Renzi: deve iniziare dal vostro
Con l'avvicinarsi del referendum del 4 dicembre, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ieri ha lanciato un nuovo attacco contro la Germania, accusando il governo di Berlino di danneggiare «tutta l'Europa» con il suo surplus commerciale. Il pretesto sono state le parole pronunciate dal ministro delle Finanze, Wolfang Schaeuble, che al Bundestag ha criticato la Commissione europea per i pareri sui bilanci nazionali di alcuni paesi e la raccomandazione alla zona euro di adottare una politica fiscale moderatamente espansiva facendo pressioni sulla Germania affinché spenda di più. «Il problema non è che riceviamo raccomandazioni che non ci piacciano», perché «è del tutto normale», ha detto Schaueble: «Il problema è che, con queste raccomandazioni, la Commissione devia dal suo compito» di «giudicare se i bilanci dei singoli paesi europei rispettano le regole e intese europee», ha spiegato il ministro delle Finanze tedesco. Durante un'iniziativa per il Sì a Firenze, è arrivata la risposta di Renzi. «Penso che l'Europa debba cominciare a controllare il bilancio tedesco che ha un surplus commerciale», ha detto il presidente del Consiglio: «La Ue cominci a controllare il bilancio tedesco, perché il surplus sta creando problemi a tutta l'Europa».
In realtà, le regole sulla governance economica della zona euro prevedono procedure diverse per i surplus commerciali e i disavanzi di bilancio. Su deficit e debito, la Commissione ha il potere di avviare procedure che possono portare a sanzioni finanziarie, se un paese non rispetta l'aggiustamento strutturale richiesto. È quel che rischia l'Italia con la manovra per il prossimo anno, dopo che l'esecutivo comunitario ha evidenziato un ammanco di 5 miliardi in termini di aggiustamento strutturale. Sul surplus commerciale, la Commissione ha la possibilità di imporre un monitoraggio rafforzato ai paesi che presentano squilibri macro-economici eccessivi. Quest'anno, per la seconda volta consecutiva, la Germania è finita nel radar degli squilibri per il saldo delle partite correnti. Ma difficilmente, a inizio 2017, la Commissione si spingerà a mettere sotto monitoraggio Berlino giudicando lo squilibrio eccessivo. Il surplus commerciale così come il parametro ufficiale del saldo delle partite correnti è fuori dal controllo di un governo e non è parte del bilancio pubblico. L'analisi sugli squilibri serve a fare pressione su Berlino affinché spenda di più in investimenti. Ad irritare Schaeuble, inoltre, c'è la raccomandazione lanciata la scorsa settimana dalla Commissione sulla Fiscal Stance. Secondo l'esecutivo Juncker, la zona euro nel suo complesso dovrebbe avere una politica fiscale espansiva «fino allo 0,5% del Pil». Con Italia, Francia e Spagna che devono continuare il risanamento a causa dell'alto debito, gran parte del peso ricadrebbe sulla Germania. Schaeuble ha risposto con i dati: Dal 2005 al 2015 «la spesa pubblica in Germania è aumentata del 2,3% l'anno contro la media del 2,5% per la zona euro. Gli investimenti sono aumentati del 3,9% contro lo 0,7% della zona euro». Per Schaeuble, «le raccomandazioni della Commissione sono rivolte al paese sbagliato».
Sulla Fiscal Stance espansiva, che dovrebbe segnare la fine dell'austerità, anche il Partito Popolare Europeo è fortemente contrario. In un dibattito all'Europarlamento, diversi suoi esponenti hanno criticato la Commissione perché ha abbandonato la linea del rigore. Il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, ha accusato Renzi di presentare la Ue come «il cattivo ragazzo» per usarlo da capro espiatorio a livello nazionale. Per Gianni Pittella, capogruppo dei Socialisti&Democratici, «di cattivi ragazzi in Europa c'è n'è uno solo: Schaeuble che con la sua ottusa ossessione per l'austerità sta creando una rivolta di popolo contro questa Europa».
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