Per loro era solo un gioco, a ciò che sarebbe potuto accadere non avevano minimamente pensato. Un gruppo di ragazzini tra i 7 e i 13 anni, a Mestre, ha scelto un modo davvero pericoloso per sfidarsi: prendere a sassate un treno Freccia rossa della linea Venezia Milano. Tutti minori di 14 anni (e quindi non imputabili), tutti italiani, tutti residenti in zona.
Martedì sera, i sei ragazzi hanno raggiunto la massicciata davanti alla linea ferroviaria che passa vicino a via Degli Abeti, tra Chirignago e la Gazzera. Da qui è iniziata la gara: centrare il treno con dei sassi. Fortunatamente il convoglio viaggiava a bassa velocità, e questo ha attenuato la violenza dell'impatto. Tre i finestrini danneggiati, fortunatamente senza che nessuno dei viaggiatori rimanesse ferito dalle schegge di vetro. A dare l'allarme è stato il macchinista, non appena si è reso conto di cosa stesse accadendo. Un agente della Polfer di Trieste, a bordo del treno, è riuscito a vedere i mini teppisti e a dare le indicazioni che servivano ai colleghi mestrini per poterli individuare e bloccare. Quando le auto della polizia ferroviaria sono arrivate sul posto, i ragazzini hanno spiegato che il loro era un gioco e che non immaginavano di creare problemi. L'età eviterà loro una denuncia per danneggiamento aggravato e attentato alla sicurezza dei trasporti: reati per cui si rischia una condanna fino a due anni. L'episodio, che per gli investigatori della polfer potrebbe avere dei precedenti, è stato segnalato anche alla procura dei minori che valuterà che tipo di provvedimenti prendere.
Davide Tamiello
Martedì sera, i sei ragazzi hanno raggiunto la massicciata davanti alla linea ferroviaria che passa vicino a via Degli Abeti, tra Chirignago e la Gazzera. Da qui è iniziata la gara: centrare il treno con dei sassi. Fortunatamente il convoglio viaggiava a bassa velocità, e questo ha attenuato la violenza dell'impatto. Tre i finestrini danneggiati, fortunatamente senza che nessuno dei viaggiatori rimanesse ferito dalle schegge di vetro. A dare l'allarme è stato il macchinista, non appena si è reso conto di cosa stesse accadendo. Un agente della Polfer di Trieste, a bordo del treno, è riuscito a vedere i mini teppisti e a dare le indicazioni che servivano ai colleghi mestrini per poterli individuare e bloccare. Quando le auto della polizia ferroviaria sono arrivate sul posto, i ragazzini hanno spiegato che il loro era un gioco e che non immaginavano di creare problemi. L'età eviterà loro una denuncia per danneggiamento aggravato e attentato alla sicurezza dei trasporti: reati per cui si rischia una condanna fino a due anni. L'episodio, che per gli investigatori della polfer potrebbe avere dei precedenti, è stato segnalato anche alla procura dei minori che valuterà che tipo di provvedimenti prendere.
Davide Tamiello
