Ragazzo italiano picchiato a morte in discoteca

Lunedì 14 Agosto 2017
BARCELLONA - Doveva essere un Fabulous friday, un venerdì notte favoloso, annunciato come il grande evento del ponte ferragostano alla discoteca St Trop', epicentro delle notti folli di Lloret del Mar, sulla Costa Brava. Per Niccolò Ciatti, 22 anni, di Scandicci, è stato l'ultimo della sua vita. È stato massacrato di pugni e calci in testa in una rissa nel locale, gremito da centinaia di teenager scatenati. Solo quando il ragazzo era ormai a terra immobile, senza dare segni di vita, si sono accese le luci, la musica si è fermata e qualcuno ha avvertito la polizia.
La chiamata ai Mossos d'Esquadra è arrivata alle 3 del mattino di sabato e i servizi di soccorso hanno faticato a entrare nello stretto budello di Carrer del Baix de la Riera, vicino al Paseo Marittimo, dove si trova la discoteca, a quell'ora gremito di gente. Ma le condizioni del ragazzo fiorentino, trasportato in terapia intensiva all'ospedale Josep Trueta, di Girona, sono apparse subito disperate: nessuna attività celebrale per il trauma cranico provocato dai calci ricevuti alla testa. Non è sopravvissuto al brutale pestaggio ed è morto dopo un giorno in coma.
È l'ultima vittima del delirio notturno di Lloret del Mar, la perla della costa catalana, dove gli 80mila residenti sono invasi ogni estate da un milione e mezzo di turisti, per lo più ventenni da ogni angolo d'Europa, per vacanze ed eccessi, ad alto tasso alcolico, che spesso finiscono in tragedia. Per il brutale attacco a Niccolò Ciatti, la polizia catalana ha arrestato tre russi di 20, 24 e 26 anni. Erano scappati dal locale, ma sono stati bloccati all'alba, mentre tentavano di disperdersi fra la calca che affollava il Paseo Marittimo. A inchiodarli, assicurano gli inquirenti, le telecamere del St Trop', che li hanno ripresi mentre si accanivano su Niccolò. Ancora non sono chiare le circostanze che hanno scatenato la rissa. Chi c'era - sei o sette amici fiorentini della vittima, interrogati dai Mossos D'Esquadra come testimoni - avrebbe raccontato di una gazzarra per futili motivi. Un alterco, poi spintoni, infine schiaffi e pugni. E, quando Niccolò è caduto a terra, i tre russi hanno infierito su di lui con le pedate alla testa, senza che nessuno dei presenti riuscisse a fermarli. Oggi i ventenni detenuti compariranno davanti al magistrato per la convalida del fermo per omicidio. Il comune di Lloret del Mar ha annunciato l'intenzione di costituirsi come parte civile per l'accusa. Il sindaco Jaume Dulsat, in contatto con il consolato italiano che assiste i genitori di Niccolò Ciatti, accorsi a Girona, ha espresso solidarietà e cordoglio alla famiglia. Oggi sarà fatta l'autopsia sul corpo della vittima e la salma già in serata potrebbe essere rimpatriata a Scandicci. Il consiglio comunale ha disposto che sia rivisto il protocollo di sicurezza del St Trop' e valutate eventuali responsabilità dei gestori del locale, oltre a condannare la grave aggressione. Un caso isolato, per il presidente dell'Associazione dei ristoratori, Nino Gomez, che ha fatto appello a non ingigantire l'accaduto e a non infangare il nome di Lloret del Mar. Nel luglio del 2008 trovò la morte a Lloret anche la padovana Federica Squarise, di 23 anni, uccisa da Victor Diaz, detto El Gordo.
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