PADOVA - Un incidente mortale, duecento feriti, autostrada A13 in tilt per ore,

Mercoledì 11 Gennaio 2017
PADOVA - Un incidente mortale, duecento feriti, autostrada A13 in tilt per ore, code e rallentamenti ovunque. È un bollettino di guerra quello registrato ieri a Padova e nei comuni della provincia. Colpa delle condizioni atmosferiche particolari che hanno consentito la formazione della cosiddetta vetrata, una patina di ghiaccio non sempre visibile. Centralini delle forze dell'ordine e dei soccorritori subissate di chiamate fin dalle 6 del mattino.
L'incidente più grave è avvenuto a Camposampiero, dove un albanese di 58 anni, Gjergj Melaj, operaio residente nel comune, ha perso la vita alle 6,30, mentre era al volante della sua Ford Focus. Avrebbe perso il controllo a causa del fondo ghiacciato: l'auto si è schiantata contro un muretto. In totale una cinquantina gli incidenti che hanno gettato nel caos la viabilità principale - dalle tangenziali alla strada Battaglia, dalla Postumia alla statale del Santo - e la viabilità secondaria in tutti i comuni. L'autostrada A13 è stata chiusa al traffico per quattro ore tra Rovigo Sud e la zona industriale padovana con un camion di traverso all'altezza di Terme Euganee. Rallentamenti anche in A4 in carreggiata est da Montebello fino allo svincolo con l'A13. Uno degli incidenti più gravi a Saccolongo dove c'è stato un frontale fra un'ambulanza del 118 in codice giallo e un'auto. Ad avere la peggio un vigile urbano di 40 anni che stava andando al lavoro. Ha tamponato un'auto finendo sulla corsia opposta e scontrandosi con il mezzo di soccorso. In tutto sei i feriti.
A Lozzo Atestino una vettura è volata fuori strada finendo nel canale: gli occupanti si sono salvati uscendo prima che l'abitacolo fosse invaso dall'acqua. A Monselice due corriere si sono tamponate.
In serata hanno raggiunto quota duecento le persone ferite: caviglie rotte, gambe fratturate, polsi doloranti, scivolamenti a piedi, in bici, in motorino. Più gli incidenti stradali. Le persone sono state medicate nei cinque poli di pronto soccorso dell'Ulss Euganea. Fortunatamente meno di una decina i ricoverati, non gravi. Un superlavoro che ha costretto a potenziare il personale in servizio.
Una giornata disastrosa. E inevitabili sono scoppiate le polemiche sui piani-neve dei comuni. Automobilisti e pedoni infuriati sui social network. Hanno accusato molte amministrazioni di essersi mosse troppo tardi. La replica: «Fatto tutto il possibile, un evento eccezionale».
Tanto eccezionale che bastava consultare il sito dell'ArpaVeneto per rendersi conto con largo anticipo delle condizioni meteo previste. Non solo, c'era anche la Protezione civile del Veneto aveva fatto scattare lo stato di attenzione valido fino alla mattinata di oggi. Infatti anche per la giornata odierna sono attese diffuse gelate anche in pianura favorite ancora da temperature molto rigide: minime in calo e massime anche (o stabili). Un quadro quindi tutt'altro che tranquillizzante ancora una volta per chi deve mettersi alla guida nelle prime ore del giorno o la sera.
Bisogna attendere domani per registrare un'evoluzione atmosferica con un peggioramento generale e cielo molto nuvoloso in Veneto con il termometro che comunque si manterrà su livelli molto bassi. Non molto diversa la situazione in Friuli Venezia Giulia con un'avvertenza: la colonnina di mercurio rischia di essere ancorata sotto lo zero praticamente per tutto il giorno anche in pianura e addirittura sulla costa. E per domani, anche per effetto delle possibili precipitazioni nevose fino a quote molto basse, si riproporrà il pericolo di sottili pellicole di ghiaccio insidiose per gli automobilisti.
Anche chi va a piedi rischia. È successo a Revine in provincia di Treviso, dove un giovane voleva provare l'ebbrezza di camminare sul ghiaccio. Forse pensava di essere in Canada o Finlandia. Sul laghetto il pack era molto sottile e non ha retto al peso rompendosi e trascinando l'incauto nelle acque gelide. È stato salvato dall'assideramento.
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