Non malate, ma modelle per un giorno

Lunedì 23 Gennaio 2017
Sfileranno sorridenti nei loro abiti di seta. Donne fiore, fanciulle gioiello. E sarà davvero impossibile capire se abbiano subito una mastectomia, una resezione o, più semplicemente, indossino una parrucca. Perché il male, se lo sai leggere nel profondo e non semplicemente con la categoria dell'ingiustizia, può non solo continuare a farti sentire bella, ma apre impensate porte di meraviglia. Basta non rassegnarsi all'epiteto, continuare testardamente ad essere persone ricche e piene di emozione.
Un nuovo capitolo della rivoluzione la moda liberata targata Raptus&Rose, atelier di Belluno, è legata alle terapie oncologiche. Modelle per una notte, infatti, nelle preziose stanze di Palazzo Bonaguro giovedì prossimo (alle 19,30), saranno pazienti, oncologhe, volontarie e sostenitrici dell'Associazione Oncologica San Bassiano onlus, per raccontare che quello che le unisce non è una malattia ma la loro straordinaria fame di vita. Così l'Atelier guidato da Silvia Bisconti intreccerà i suoi progetti di ben-essere e bellezza con la onlus bassanese, un luogo dove salvezza non fa proprio rima con sopravvivenza. Nata nel 2004 l'associazione oncologica San Bassiano si occupa infatti di prendere i pazienti oncologici e le loro famiglie per mano e di riannodare i fili della loro vita. E, per farlo, usa strategie all'apparenza frivole: dal tai-chi allo yoga della risata, dal nordic walking alla tisaneria. Oppure, come in questo caso, spiazzanti, perché, almeno sulla carta, un defilè potrebbe non essere in cima alla lista dei desiderata per chi stenta a riconoscersi ancora nel proprio corpo.
La psicologa Elena Pasquin, che da anni segue l'associazione, non è di questo avviso: da qui l'azzardo della passerella, per creare un evento che celebrerà l'unicità di ogni donna a prescindere dalla malattia. Silvia Bisconti, stilista ed anima creatrice di Raptus, ha accolto un tacito desiderio di bellezza e lo ha tradotto in oggetti da indossare. Tengo pazzamente a questo evento - confida sul suo blog/diario durante il volo che la sta riportando dall'India - farò di tutto perché sia davvero perfetto. Perché ogni donna, qualsiasi sia la via che sta percorrendo ha dentro di sé il respiro della Bellezza e del Ben-essere.
E questo è il vero fine dell'Associazione Oncologica San Bassiano Onlus: evitare che le donne si sentano pazienti sempre, che i loro medici si sentano esclusivamente patologi. Il cancro cambia radicalmente la vita di una persona soprattutto perché esiste un grimaldello molto ambiguo che porta le persone a concentrare gli sforzi unicamente sulla guarigione fisica. Mentre sono i desideri, i rapporti, i piaceri a riportare pienamente in vita dopo un percorso di ansia e di dolore. Partendo da queste considerazioni - conclude Silvia Bisconti - questo evento vuole essere la risposta e la dimostrazione che la cura passa anche attraverso la necessità di continuare a vivere dimensioni di straordinarietà.
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