Lo scandalo che si è abbattuto sulla piccola chiesa di San Lazzaro e sulla

Martedì 17 Gennaio 2017
Lo scandalo che si è abbattuto sulla piccola chiesa di San Lazzaro e sulla Curia padovana, sembra essere solo all'inizio. Le indagini sull'ex parroco don Andrea Contin, accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, si sono arricchite di un nuovo e importante elemento. L'ex amante del sacerdote, che lo scorso 6 dicembre ha denunciato il sacerdote, ha fatto una rivelazione choc. Nelle 5 pagine di querela la donna ha sottolineato come alle orge, organizzate dal don, partecipassero anche altri preti. Parroci di chiese in città e nei comuni della cintura urbana. Religiosi con i quali la 49enne padovana avrebbe consumato prestazioni sessuali, sia nella canonica di San Lazzaro che in appartamenti forniti dal don. Al momento nessuno dei preti è iscritto nel registro degli indagati e si tratterebbe solo di persone informate sui fatti. Gli inquirenti ora vogliono capire se questi parroci hanno pagato don Contin per i rapporti con le sue parrocchiane. Il sospetto è che il sacerdote procacciasse le donne per amici preti. Un'accusa per ora tutta da dimostrare.
Intanto un'importante svolta alle indagini potrebbe arrivare dai filmati hard trovati nella canonica della chiesa. I carabinieri lo scorso 21 dicembre hanno passato al setaccio l'abitazione di don Andrea e hanno sequestrato numeroso materiale: almeno una decina tra dvd e vecchie cassette vhs, etichettate con i nomi dei pontefici della storia della Chiesa come Papa Luciani, zeppi di immagini porno. Girati dallo stesso sacerdote con una videocamera, anche questa sequestrata, durante i suoi incontri di sesso estremo e le orge. Quindi una decina di chiavette Usb, anche queste piene di immagini fortemente erotiche, un tablet, un computer e due telefoni: uno smartphone e un cellulare più datato.
Da ieri tutto il materiale è stato preso in custodia dall'ingegnere nominato dal pm Roberto Piccione titolare delle indagini, che dovrà analizzarlo entro novanta giorni e riprodurlo. Gli obiettivi della pubblica accusa sono due: riconoscere le parrocchiane e gli uomini che hanno partecipato agli incontri di gruppo di sesso estremo. Ma soprattutto verificare se prima delle orge c'è stato uno scambio di soldi tra il prete e i partecipanti maschi. Ma chi indaga spera di trovare, nel tablet come nel computer, dei file dove il religioso abbia segnato, a modo di contabilità, gli incassi derivati dagli incontri sessuali da lui organizzati in canonica e in altre abitazioni. Infine il consulente nominato dall'accusa andrà ad analizzare anche cinque telefoni cellulari della presunta vittima del sacerdote, consegnati dall'ex amante direttamente ai carabinieri. Anche in questo caso gli inquirenti cercano i file che possano incastrare l'ex parroco della chiesa di San Lazzaro.
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