«La nomina di Romeo confusa in una delibera per sviare gli assessori»

Domenica 25 Giugno 2017
ROMA La nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria particolare del sindaco Virginia Raggi sarebbe stata infilata in una delibera di giunta assieme ad altre decisioni, per «sviare l'attenzione degli assessori dalle discrepanze giuridiche ed economiche alla base della nomina stessa». È pesante il giudizio con cui il capo della Squadra mobile, Luigi Silipo, chiosa il verbale dell'avvocato del Comune Rodolfo Murra nell'informativa conclusiva dell'inchiesta sulle nomine. Il problema era soprattutto l'aumento di stipendio, salito a 110mila euro. La nomina di Romeo a segretario particolare del sindaco, con aspettativa ad hoc dal ruolo di funzionario, è tra le prime decisioni a cui lavora Marra. Il legame tra il sindaco e il capo di gabinetto Daniele Frongia era molto stretto. È lo stesso Romeo, interrogato dai pm romani Paolo Ielo e Francesco Dall'Olio, a spiegare quella vicinanza: «Intorno alla fine del 2013 la Raggi mi contattò chiedendomi un consiglio su come avrebbe potuto ottenere una sorta di crescita politica tenuto conto che fino a quel momento si era occupata di tematiche che non le avevano procurato una sua personale crescita».
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